La Federazione Equestre Internazionale FEI ha comunicato ufficialmente oggi che:
Il cavaliere svizzero Steve Guerdat e l’amazzone svizzera Alessandra Bichsel sono stati prosciolti dalle accuse di comportamento illecito o negligente in materia di antidoping avviate contro di loro il Luglio scorso.
Sulla base delle prove conclusive, il Tribunale FEI ha riconosciuto, come sospettato fin dall’inizio, la contaminazione alimentare data dalla presenza di semi di papavero come la causa della positività dei tre cavalli in questione al test antidoping.
Steve Guerdat e tutta la sua squadra, come Alessandra Bichsel e la Federazione Equestre Svizzera FSSE , hanno reagito con grande sollievo a questa decisione, ma hanno anche fatto notare come vi sia la necessità di migliorare le linee guida e le procedure antidoping FEI.
“Siamo molto contenti che la decisione del Tribunale FEI confermi che tutti i cavalli risultati positivi sono chiaramente risultati tali a causa di una contaminazione degli alimenti.”, ha detto Charles Trolliet, Presidente della Federazione Equestre Svizzera. “Per il mondo degli sport equestri, la FEI e le Federazioni Nazionali, così come per il settore dell’alimentazione degli animali, ora dobbiamo trarre le giuste lezioni da questa storia sgradevole e adottare le contromisure appropriate.”
Steve Guerdat ha commentato così la decisione del Tribunale: “Sono lieto di essere stato completamente scagionato da ogni sospetto di doping. E io sono felice e soddisfatto che la prova abbia confermato assolutamente che le circostanze della contaminazione alimentare erano eccezionali e che noi cavalieri abbiamo agito in ogni momento in modo altamente professionale e diligente, non doloso. Per me, il benessere dei miei cavalli è il priorità assoluta nel mio lavoro quotidiano come proprietario del cavallo e cavaliere di salto ostacoli. La decisione dei giudici è estremamente importante per me; ciò significa che io ed miei cavalli possiamo finalmente ri-focalizzare tutta la nostra energia sugli aspetti puramente sportivi. ” “Come cavalieri abbiamo importanti doveri nella lotta contro il doping, per il benessere degli animali, nel nostro interesse e quello dello sport equestre. Sono pienamente d’accordo con la FEI nella sua posizione nella lotta contro il doping e sono sempre stato a suo favore come sportivo e proprietario di cavalli. Tuttavia, credo che tutti i responsabili debbano attivarsi per ottimizzare le procedure e le linee guida attualmente in vigore in modo che, in futuro, una situazione come la mia, venga trattata più accuratamente, evitando di rendere pubbliche accuse ingiustificate, con gravi conseguenze per la reputazione della persona.”
Al seguente link il Comunicato Stampa FEI.