Lady Sinclair 10: una storia che non deve essere dimenticata!

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Pubblichiamo questa lettera inviataci dalla Sig.ra Annalisa Puosi, con l’intento di aiutarla a far luce sulla sua terribile vicenda:

“Ho comprato la mia cavalla Lady Sinclair 10, cavalla che competeva a livello Gran Prix nel 2010, quando aveva sette anni. Lei era stata come realizzare un sogno.”

“Lady è morta il 20 Settembre scorso presso le scuderie del Sig. David Taylor.”

“Partiamo dall’inizio:La cavalla l’avevo affidata io stessa alla signora Bernadette Brune nove mesi prima che morisse, a gennaio scorso, per essere venduta. Ovviamente trattandosi di una cavalla di grossa qualità e di un certo valore era stata fatta una visita veterinaria che ne accertasse lo stato di salute, visita effettuata con veterinari scelti da Bernadette Brune, ma pagata da me al momento della consegna della cavalla in Francia alla signora Brune. Quello è stato l’ultimo giorno che ho visto la mia cavalla viva.

Avevo montato in quella scuderia per quasi due anni e mi fidavo ciecamente della signora Brune e di tutto il suo staff che consideravo la mia famiglia equestre. Vidauban, la scuderia della signora Brune, era “la mia casa” equestre e lì avevo passato i momenti più belli con i miei cavalli.

Stranamente la cavalla a giugno non era stata ancora venduta, nonostante dei secondi posto in GP. A fine giugno la signora Brune pubblica un articolo su eurodressage dove mette in vendita la cavalla a 250.000,00 euro esaltandone alcune doti come per esempio la facilità nell’apertura della spalla soprattutto nelle appoggiate e la consiglia a junior e young rider per l’ottimo carattere e la professionalità nell’esecuzione degli esercizi.

Ad agosto la cavalla viene portata in Germania per fare delle gare e dal primo di settembre la signora Brune inizia a mandarmi messaggi scrivendomi che la cavalla non vale niente, che si alza in piedi, che non fa più le appoggiate e tutta una serie di problemi che a me sembravano molto strani. Poi un giorno mi scrisse che l’unica soluzione per venderla era darla al Sig. Kasselmann, con il quale lei diceva di avere fatto un accordo, per il quale Kasselmann avrebbe tenuto la cavalla per due mesi senza costi a mio carico e che avrebbe cercato di venderla senza imposizione di prezzo.

Il giorno successivo, all’arrivo della cavalla nella scuderia del Sig. Kasselmann, la signora Bernadette Brune mi scrive che Kasselmann non voleva la cavalla perchè era immontabile e che lei sarebbe dovuta andare a riprenderla. Bernadette successivamente mi incolpò addirittura di averle fatto “perdere la faccia” con il Sig. Kasselmann, ma io le risposi che era davvero fuori luogo incolpare me dato che la cavalla era stata gestita da lei per ben nove mesi!

(Dopo che la cavalla era morta, scrissi al Sig. Kasselmann, chiedendogli il perchè non avesse più voluto la cavalla in scuderia dopo un solo giorno e lui mi scrisse personalmente una lettera smentendo l’accordo a me riferito dalla signora Brune e dicendomi che nella loro scuderia avevano un solo cliente, il quale però proprio quel giorno aveva comprato un cavallo da un’altra parte e quindi se n’era andato)

A quel punto chiesi a Bernadette cosa potesse fare per andare a recuperare la cavalla e per tre giorni non ebbi più sue notizie. Mi scrisse successivamente che la cavalla era stata recuperata dalle scuderie del Sig. Kasselmann dal Sig. David Taylor e che sarebbe stata da lui fino a che il camion di Bernadette non sarebbe andato a riprenderla per riportarla in Francia.

Qualche giorno dopo Bernadette mi scrisse che Taylor aveva dei clienti e che la cavalla iniziava ad andare meglio… ultimo messaggio il venerdì…la domenica alle 10.03 mi arrivò la telefonata che Lady era morta. Il Sig. David Taylor l’avrebbe trovata morta nel box.

Passai l’intera domenica a discutere solo per avere la foto della cavalla morta che loro affermavano che fosse stata fatta al momento del ritrovamento, quando nella foto si vede chiaramente che la cavalla è fuori e non nel box. Il lunedì seguente scrissi ufficialmente che volevo l’autopsia della cavalla e martedì vienne scritto al mio avvocato dalla signora Brune che la cavalla era morta per un buco nello stomaco.

Tralascio l’odissea per avere, io proprietaria, informazioni da parte della clinica sulla mia cavalla che invece erano state date ad altri… Dopo tre settimane in cui continuavano ad affermare verbalmente che la causa del decesso fosse stata “un buco nello stomaco”, scrissero l’autopsia con la dicitura “morte per rottura idiopatica dello stomaco”. 

Praticamente secondo loro Lady stava dormendo e “crasch”, senza un valido motivo, lo stomaco le si era squarciato. Affermarono che nessuno si poteva essere accorto di niente perchè era stato tutto troppo veloce.

La descrizione della cavalla riportava però varie escoriazioni e contusioni, macchie di sangue sul pelo e la mancanza di un ferro, che fa desumere che si sia dibattuta, che sia stata agonizzante, che non sia stato così veloce e indolore questo scoppio improvviso senza causa dello stomaco!!! Mi è stato detto di tutto.

La signora Brune ha poi scritto al mio avvocato che io mi sarei dovuta scusare con il Sig. Taylor perchè la mia cavalla, decidendo di morire in quella scuderia, aveva provocato un danno al povero cavaliere. La stessa signora Brune che ha scritto al mio avvocato che comunque sarei dovuta essere contenta che la cavalla fosse morta così almeno intascavo 10.000,00 euro dell’assicurazione, perchè a dir suo ne valeva meno.

o non ho più lacrime. La mia cavalla è morta e la signora vive felicemente guardandosi nello specchio ogni mattina. Mi ha trattata da pezzente, ha offeso la mia cavalla anche da morta, ha calpestato il mio dolore.

Questo mondo equestre mi ha mostrato il lato peggiore di sè. Quello dove contano i nomi ed il conto in banca e non il talento e la giustizia. Ho lottato con una malattia invalidante per la mia grande passione per poi doverla abbandonare solo per la disonestà della gente.

Nessuno mi darà indietro la mia Lady, ma almeno voglio che sia fatta giustizia!”

Annalisa  Puosi

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