L’altezza di un cavallo viene spesso presa in considerazione nel giudicare se può essere destinato al salto ostacoli, preferendo spesso un cavallo alto, o quanto meno, non basso.
Ma ogni anno, quasi da sempre, appaiono “cavallini” che sanno far tacere quelli che la pensano cosi..
Piccoli cavalli, tutti sotto 1,60 m che competono alla pari con gli altri, vincendo anche loro, le competizioni più ambite e difficili.
Cavalli, che spesso, oltre la tecnica, saltano con il cuore e il coraggio.
Eccoli:
Jappeloup, il più famoso forse, figlio di un incrocio inconsueto, un trottatore, Tyrol II e Venerable, una purosangue. Dall’alto del suo metro e 58, andò a vincere l’Oro Olimpico a Seul nel 1988, sotto la sella di Pierre Durand.
La Belettiere, più piccola ancora di Jappeloup, figlia di Pot d’Or, insieme ad Hervé Godignon , oltre che numerosi Gran Premi internazionali, vinse tre volte il Campionato di Francia.
Flipper d’Elle, con Laurent Goffinet, figlio di Double Espoir, alto un metro e 61, oltre ad avere avuto una carriera agonistica di alto livello, è stato anche un riproduttore molto richiesto.
E che dire di Stroller: un pony alto 1m 45, medaglia d’argento alle Olimpiadi del 1968 a Città di Messico, non che vincitore del derby di Hickstead ed Hamburg, sotto la sella della britannica Marion Coakes
Charisma, compagno di Mark Todd con il quale vinse due medaglie d’oro ai Giochi Olimpici (1984 e 1988), nella disciplina del concorso completo.
Figlio di un connemara e di un purosangue, era alto neanche 1 metro 56.
F.D.