Salviamo Csinszka!

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Victòria Nagy e Tamás Roland Ale, raccontano la commovente storia della loro Csinszka, sottratta tre anni fa alle vessazioni di un aguzzino.

“Sono farmacista, mio marito è ingegnere, incontrammo Csinszka in occasione di una gita in campagna, e il suo sguardo mi penetrò l’anima. Era visibilmente maltrattata, denutrita, assetata; la usavano per tirare il carretto, quando non la carrozza per i turisti. Decidemmo di riscattarla ma non fu facile, non volevano venderla. Riuscimmo nel nostro intento solo dopo una dura trattativa, e finalmente la portammo vicino Budapest, nella mia cittadina d’origine, dove stiamo per trasferirci. Il progetto sarebbe vivere assieme ai nostri cavalli, che intanto, con il sole o con la pioggia, andiamo a trovare quotidianamente. Sono la nostra gioia, una vita senza di loro è inimmaginabile.

Prima di Csinszka avevamo un’altra cavalla torturata e ferita dal precedente proprietario, che arrivò a inciderle una svastica sul corpo.

Csinszka è tranquilla, dolcissima. Ha un’intelligenza fuori dal comune e anche un gran coraggio, a dispetto di tutte le angherie subite. Non conosciamo la sua età esatta, i denti suggeriscono vent’anni. Non aveva documenti di alcun tipo così provvedemmo a metterla in regola, incluso un primo test di Coggins, quello che si usa per individuare l’AIE, e risultò negativo”.

Attraversavamo un momento difficile, mio marito cercava di uscire da una brutta depressione. Per noi questa cavallina adorabile è stata un raggio di luce, ha cambiato tutto, ci ha resi felici. Ma la serenità dura fino a novembre scorso, quando un nuovo test di Coggins dichiara Csinszka positiva al virus, benché sotto ogni aspetto goda di eccellente salute. In Ungheria, purtroppo, l’AIE non è stata oggetto di grandi studi, e una legge arretrata ancora prevede l’abbattimento. Questa ipotesi uccide anche noi, e da tre mesi dedichiamo ogni istante, ogni energia, al tentativo di salvare la nostra adorata amica. Alcune settimane fa siamo entrati in contatto con la grande e competente disponibilità di IHP, di conseguenza abbiamo chiesto accoglienza all’Italia, dove, sulla base di studi scientifici, si è adottata una normativa più avanzata della nostra”.

Csinszka è una cavalla positiva al test anticorpale che indica la presenza della AIE, Anemia Infettiva Equina, e purtroppo per lei si trova in Ungheria.
I suoi padroni, ora disperati, l’hanno salvata da maltrattamenti e abusi, e adesso urlano al mondo che la sua vita non può finire cosi. La cavalla si trova in un laboratorio ungherese, in isolamento, da ormai due settimane e può ricevere visite una volta al giorno per un paio d’ore.

In Italia i cavalli affetti da AIE, riscontrato attraverso il famoso Coggins’ test, hanno diritto alla vita, con prescrizioni medico-veterinarie ed attenti controlli sanitari. Nell’arco di sette anni, nel nostro Paese, l’incidenza del virus è risultata irrilevante, così da prorporre una politica a tutela degli animali e dei loro proprietari.

Csinszka è ormai famosa, e la campagna per salvarla dall’abbattimento sta diventando sempre più forte, a colpi di tweet e post di personaggi famosi come Giorgio Panariello (noto per i suoi movimenti in difesa dei cani), Luna Berlusconi, Tessa Gelisio, Davide Silvestri e tanti altri.

Il centro IHP – Italian Horse Protection Onlus – situato in Toscana, è disposto ad accogliere l’anziana cavallina, ma la firma negativa del direttore generale della “Sanità animale e del farmaco veterinario” Silvio Borrello, e la non curanza da parte delle autorità sanitarie italiane ed ungheresi e dell’Ambasciata di Ungheria a Roma, sono segnale di ignoranza ed indifferenza nei confronti di questa triste storia. ENPA, IHP e “Progetto Islander”, sostengono la vita di Csinszka e grazie alla LNDC (Lega Nazionale per la Difesa del Cane) è stata lanciata una pettizione cittadina, che in pochi giorni ha superato 30.000 firme.

Per firmare la petizione “Salviamo Csinszka”, potete visitare il sito “change.org”, digitando “petizione csinszka” sul vostro motore di ricerca.
Per avere informazioni più approfondite vi invito a mettere “Mi Piace” sulla pagina Faceboook “IHP Italian Horse Protection”.

Buona fortuna, Csinzska!