La FEI ha assegnato al nostro Paese il Campionato Junior – YR di Completo 2016. Si può iniziare, quindi, il conto alla rovescia per l’assegnazione delle 12 medaglie continentali tra individuali e a squadre della disciplina.
A distanza di 11 anni dall’ultima edizione italiana del Campionato Giovanile, il Bel Paese ospiterà dal 22 al 25 settembre 2016 i “FEI European Eventing Championships for Young Riders and Juniors presented by Saudia Airlines” .
Il Campionato si terrà per la prima volta tra le scuderie del Centro Militare di Equitazione di Montelibretti (Roma), storico quartier generale di grandi cavalieri tra cui ricordiamo Piero d’Inzeo. All’oggi, il centro è anche il luogo dove si addestrano i puledri del Centro Militare di Grosseto e dove si allenano numerosi ed affermati completisti.
Sono state 8 le edizioni che hanno visto l’Italia come paese ospitante: sette di queste si sono svolte al Centro Equestre Federale dei Pratoni del Vivaro di Rocca di Papa ed una a Torino:
Pratoni del Vivaro 1974, Juniores
Pratoni del Vivaro 1983, Juniores
Pratoni del Vivaro 1987, Juniores
Torino 1991, Young Riders
Pratoni del Vivaro 1994, Juniores
Pratoni del Vivaro 1997, Young Riders
Pratoni del Vivaro 2000, Juniores
Pratoni del Vivaro 2004, Juniores
MEDAGLIERE AZZURRO
A proporre la candidatura dell’Italia è stato Gianfranco Ravà, che era Commissario Straordinario FISE, nominato dal CONI.
“La FEI – ha dichiarato l’avvocato Ravà – conosceva già molto bene il Centro Militare di Equitazione per le innumerevoli manifestazioni internazionali di successo ospitate negli impianti ormai da diversi anni. La FISE, nell’ambito della gestione commissariale, ha subito accolto positivamente l’inserimento dell’evento nel calendario internazionale, ritenendo che le strutture di Montelibretti, il Comitato Organizzatore, e i requisiti presentati, fossero all’altezza di un campionato europeo giovanile”.
“Il Centro Militare di Equitazione – ha dichiarato il Tenente Colonnello Michele Perugini, Capo Reparto agonistico addestrativo del CME – è fiero e onorato di ospitare una manifestazione di così alto livello, che costituisce un riconoscimento del lavoro svolto in questi anni nell’organizzazione di eventi di caratura internazionale. L’esperienza e la professionalità del personale del CME costituiranno sicuramente un valido contributo al successo dei prossimi “FEI European Eventing Championships for Young Riders & Juniors 2016”. Ora, tutti al lavoro – ha concluso Perugini – per rendere lustro alla nostra Federazione, al Centro Militare di Equitazione e a questa splendida disciplina del concorso completo”.
Il Presidente della Federazione Italiana Sport Equestri, Vittorio Orlandi, accoglie con entusiasmo l’evento continentale: “L’Italia, in questo caso il Centro Militare di Equitazione di Montelibretti, è assolutamente in grado di dare lustro a eventi continentali come i “FEI European Eventing Championships for Young Riders & Juniors 2016”. Per il nostro movimento sportivo – prosegue Orlandi – l’appuntamento di settembre rappresenta un’occasione importante sotto due aspetti: primo, il confronto dei nostri binomi con il resto d’Europa; secondo, il fattore di crescita che ne consegue, dal punto di vista sportivo e umano. Ai giovani azzurri auguro di essere più freddi che mai, perché una sfida continentale in casa lascia spazio a grandi emozioni, a tutti i livelli atletici. Ho constatato personalmente quanto sia necessario, ai fini del rendimento, tenere i nervi saldi e quanto questo risulti arduo nel momento in cui si rappresenta il proprio paese nel proprio paese. Sono certo, però, che i nostri saranno dei piccoli gladiatori. Gli Europei giovanili – ha concluso il presidente federale – saranno comunque un trampolino di lancio per loro, verso le sfide di vertice del mondo senior, come è accaduto in passato per molti cavalieri e amazzoni. Per citarne alcuni, Marina Sciocchetti, Anna Casagrande (entrambe protagoniste della medaglia di bronzo junior continentale a squadre nel 1976 e dell’argento olimpico a squadre nel 1980, ndr), Stefano Brecciaroli (oro individuale e a squadre agli Europei Junior 1992; bronzo individuale agli Europei Young Rider 1994 e rappresentante azzurro in tre edizioni dei Giochi Olimpici, ndr) e Vittoria Panizzon (oro individuale e bronzo a squadre agli Europei Junior 2000; argento individuale e bronzo a squadre agli Europei Young Rider 2003; poi rappresentante azzurra in due edizioni dei Giochi Olimpici, ndr)”.
L’Italia guarda avanti e ci prova, ad accogliere due eventi in uno e a guardare al futuro con speranza crescente; in fondo, gli azzurrini (e non solo) che parteciperanno a questi due eventi, potrebbero essere i futuri senior che sfileranno per partecipare alle Olimpiadi del 2024 magari proprio nel Bel Paese.
Sono sogni non poi così lontani dalla realtà, basti pensare alle brillanti carriere di Stefano Brecciaroli (oro individuale e a squadre nel 1992, bronzo YR 1994, e 3 partecipazioni Olimpiche), Vittoria Panizzon (oro individuale e bronzo a squadre nel 2000, argento individuale e bronzo a squadre nel 2003 e partecipazione a 2 Olimpiadi) e, per guardare a tempi più recenti, Pietro Roman (membro del Team Azzurro 2004, che quest’anno ha ottenuto la qualifica ai Giochi di Rio con i due cavalieri sopracitati).
Proprio quest’ultimo azzurro è il figlio di Federico Roman, ultimo campione olimpico italiano per la disciplina del completo (Mosca 1980).
Oggi un tecnico, ma soprattutto un padre fiero, che non perde la voglia di incoraggiare tutti i giovani.
“Non solo chi vince – ha dichiarato Federico Roman – ma chi partecipa ai Campionati Europei giovanili, vive un contesto che crea i presupposti, fatti di esperienza tecnica e psicologica, necessari ad affrontare le sfide di domani. Mi riferisco all’opportunità agonistica e sportiva inserita nella vita corale di squadra, che permette a un atleta di mettere alla prova il suo autocontrollo. Sono certo che per mio figlio Pietro, l’esperienza continentale giovanile sia un bagaglio fondamentale che porta dentro di sé anche oggi, come rappresentante senior. Il mio augurio ai giovani completisti che si misureranno con il resto d’Europa – conclude – riguarda la concentrazione. Sappiate gestire le emozioni! Questo fa sempre la differenza, in tutti gli sport”.
Sentimento di squadra, autocontrollo, motivazione e maturità. Ecco su cosa dovrebbe fondarsi l’esperienza europea giovanile.
Per concludere, vorrei lasciare un commento di Mauro Checcoli, campione olimpico di Completo a 21, a Tokyo 1964: “La disciplina del completo richiede talento. Ma il talento, da solo, non basta. Esso va condito di metodo, tecnica, rigore e cultura del benessere psico-fisico del cavallo. Il mio incoraggiamento verso i giovani completisti, prossimamente impegnati nei “FEI European Eventing Championships for Young Riders & Juniors”, è animato da un consiglio: nello sport, come nella vita, è essenziale non perdere mai la voglia di imparare”.