CSI5* Verona: Olivier Philippaerts vince la 150 a tempo

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La “categoria di mezzo” della giornata, la 150 a tempo presentata da Kask, ha visto scendere in campo 41 binomi tra i quali spiccavano i nomi di Scott Brash, Meredith Michaels-Beerbaum e Simon Delestre.

Gli azzurri che hanno preso parte a questa gara sono stati 10. Tra di loro, si è messo in particolare evidenza l’aviere scelto Lorenzo de Luca in sella al baio di 10 anni Balou de Coeur Joye. Questo binomio, il migliore tra gli azzurri, ha portato a termine la gara senza alcun errore agli ostacoli e nel tempo di 60.75″, andando ad occupare la quinta posizione della classifica finale. Poco più indietro, in settima piazza e nel tempo di 63.61″ è andato il duo formato da Davide Sbardella e Triomphe van Shuttershof. Chiudono, invece, in nona posizione tra i 12 piazzati, Luce Luce e Simone Coata che terminano il percorso in 0/67.64″.

Questa categoria ha visto la firma del giovane Olivier Philippaerts in sella a Ustina Sitte. Il binomio belga ha dato bella mostra di sé terminando il percorso con 0/56.27″.

Alle sue spalle è andato il cavaliere irlandese Billy Twomey in sella al 12enne grigio Ardcolum Duke che ha chiuso con 0 penalità agli ostacoli nel tempo di 57.09″.

Sul terzo gradino del podio abbiamo, invece, l’amazzone elvetica Janika Sprunger insieme a Aris CMS. Questo binomio svizzero porta a termine la gara con 0/58.87″.

Cosa possiamo dire, alla fine di questa 150 a tempo e a poche ore dalla gara “grossa” della giornata? “Indubbiamente, Verona sta diventando un appuntamento sempre più importante. Questo comporta un’affluenza maggiore di binomi e, in particolar modo, di binomi forti che vogliono continuare il loro affermarsi come squadra e come nome. In questa 150 abbiamo visto scendere giovani promesse e promesse meno giovani, ma il commento resta lo stesso: l’Italia ha potenziale. Sembra quasi di andare alle udienze scolastiche e sentirsi dire ‘ha potenziale ma non si applica’: l’Italia, i cavalieri italiani, hanno potenziale. Ne hanno eccome! E stanno cercando di farcela in questo mare di colossi ben affermati. C’è speranza, c’è futuro. Certo, ci vuole impegno e ci vogliono i sacrifici. Ed il tempo. Attualmente, potremmo dire che abbiamo delle ottime carte. Resta solo da studiare una strategia per giocarle al meglio”

 

 

 

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