Storico Carnevale di Ivrea: manca poco alla Battaglia delle arance!

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Domenica 26 febbraio 2017, 54 carri da getto saranno l’attrazione principale dello Storico Carnevale di Ivrea.

carnevale di ivreaLa scorsa domenica, 19 febbraio, è stata l’ultima domenica prima della attesissima battaglia delle arance dello Storico Carnevale di Ivrea.
Un vero successo che ha visto tra i protagonisti assoluti proprio i cavalli: sono stati, infatti, 54 i carri che sono stati presentati alla folla.
La giornata si è conclusa con La Generala, suonata dai Pifferi e tamburi in onore del Generale, in piazza di Città.
Questa ha concluso la giornata delle cerimonie ufficiali: possiamo dire che Lo Storio Carnevale di Ivrea è iniziato.

Come da programma, nella giornata dell’ultima domenica prima della Battaglia si è tenuta la parata: il primo momento in cui i carri che partecipano alla Battaglia delle arance vengono mostrati al pubblico.
I carri, come già detto, saranno 54: 35 pariglie e 19 tiri a quattro. In totale quindi 146 cavalli che prenderanno parte alla Battaglia delle Arance oltre agli 84 impegnati a sfilare nel Corteo Storico per le vie della città.
Abbiamo notato un livello generale molto alto – afferma Tatjana Falconi, uno dei tre giudici FISE impegnati in questa edizionecarnevale di ivrea 2017 – e una grandissima attenzione per i cavalli. È evidente che ci sono cura e passione per questi animali al di là del momento Carnevale. La cura del dettaglio è quella che fa la differenza e oggi abbiamo visto, ripeto, un alto livello. Il tutto unito a una sensazione reale di festa, tutti erano felici e gioiosi: è stato un bel momento“.
La Battaglia che si terrà domenica prossima è senza ombra di dubbio l’elemento più scenico del carnevale eporediese. Insieme a tutti gli eventi storici presenti nella manifestazione di Ivrea, va a costituire un’incredibile patrimonio culturale che posiziona la festa tra le più importanti nel panorama nazionale ed internazionale.
Il lancio dello arance rappresenta anche il momento in cui è più alta la partecipazione della gente: tutti possono prenderne parte. Bisogna solo iscriversi in una delle nove squadre a piedi oppure divenendo equipaggio di un carro da getto.

Ma dove ha avuto inizio la storia di questa battaglia delle arance e di questo Carnevale?

carnevale di ivreaLo Storico Carnevale di Ivrea è una grande Festa Civica, in cui la comunità di Ivrea celebra la propria capacità di autodeterminazione.
In realtà, questa rievocazione storica è un mix di molteplici episodi che si sono svolti per tutta la durata del Medioevo in tutto il territorio eporediese. Da Ranieri di Biandrate a Guglielmo di Monferrato, le identità si fondono in una sola e sfociano in un’unica leggenda: la più nota.

L’episodio che viene ricordato principalmente ha origini medievali: si narra che un baronetto locale, intorno all’anno 1200, venne scacciato grazie alla ribellione della figlia di un mugnaio.
Questa, promessa sposa ad un altro, si ribellò allo jus primae noctis imposto dal tiranno a tutte le spose.
Violetta, questo il nome della ragazza, andò al castello al castello decapitò il Barone. Così ebbe inizio la rivolta popolare che si concluse con la completa distruzione dell’edificio e con la l’istituzione del libero Comune.

La Battaglia delle arance è la rievocazione di questa ribellione.
Il popolo, diviso in nove squadre di aranceri a piedi, combatte a colpi di arance contro le armate del Feudatario, ovvero i tiratori sui carri trainati dai cavalli.

Il lancio delle arance risale alla metà dell’800. Prima, in realtà, venivano lanciati i fagioli. carnevale di ivrea

Secondo delle storie di folklore locale, il feudatario che amministrava quella zona era solito donare due volte l’anno delle pignatte di fagioli alle famiglie povere. Queste, in simbolo di disprezzo, rovesciavano il contenuto per le strade. Ricordiamo anche che, questi legumi, erano utilizzati nel periodo di Carnevale al posto degli attuali coriandoli insieme a confetti e arance.

Dal manifesto del Carnevale del 1854 si apprende che il Generale Panietti ordinò che “per il buon andamento della festa negli ultimi tre giorni è vietato di gettare aranci od altro simile con veemenza”. Possiamo dedurre che questo divieto non venne minimamente considerato e, col tempo, si arrivò ad una vera e propria battaglia.

Le regole vennero definite in maniera più o meno definitiva dopo la Seconda Guerra Mondiale. Tra queste, soprattutto una è di grandissima importanza: i cavalli non devono assolutamente essere toccati con le arance o con qualsiasi altro oggetto.

Com’è organizzata la Battaglia:

carnevale di ivreaAttualmente, prendono parte oltre 4000 tiratori a piedi suddivisi in nove squadre (Picche, Morte, Tuchini, Scacchi, Arduini, Pantere, Diavoli, Mercenari, Credendari) e oltre 50 carri trainati da cavalli (pariglie con a bordo 10 tiratori e tiri a quattro con a bordo 12 tiratori). Quindi, oltre 5000 persone in azione.

La Battaglia si basa su regole cavalleresche non scritte e condivise da tutti. L’incolumità generale viene garantita, nei limiti del possibile. Viene mantenuto il confronto sul livello di una vera e propria sfida “sportiva” in cui chi è più bravo (e tira più arance con maggior intensità) vince.

Il duello tra i tiratori a piedi e sul carro (che spesso assume una forma di sfida individuale…) diventa sempre più aspro man a mano che il legame che lega le due parti è stretto: tirare il più forte possibile è un segno di rispetto verso un conoscente, per onorare insieme la battaglia.

Fonti/foto: quotidiano Canavese//storicocarnevalediivrea//imperatoridiivrea//class24//Facebook//ansa.it