Opinione della FISE sulla vicenda di Caluso

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Dopo il servizio fatto da Striscia la Notizia, la FISE ha preso posizione riguardo alla vicenda dei cavalli maltrattati a Caluso, nel Canavese.

Il 2 marzo scorso il noto programma televisivo Striscia la Notizia ha mandato in onda un servizio relativo ad un‘azienda con scuderia annessa a Caluso, in provincia di Torino, che ha messo in evidenza una oscura gestione dei cavalli.

La vicenda non è nuova, e risale alla prima metà di febbraio. Durante una normale ispezione, le Guardie Zoofile Agriambiente di Torino si erano ritrovati ad avere a che fare, nella frazione Carolina, con una situazione drammatica.

In relazione all’accaduto la Federazione Italiana Sport Equestri ha conferito un mandato all’Avv. Vincenzo Giardino, che ha offerto il suo patrocinio a titolo gratuito, di tutelare il sistema dello sport e delle attività equestri in Italia, procedendo a costituirsi parte civile laddove vi sarà un rinvio a giudizio nei confronti dei responsabili dell’azienda in cui sono stati evidenziati possibili casi di maltrattamenti ai cavalli.

L’azienda in questione non risulta fra i circa 1.800 enti affiliati alla Federazione, ma nel corretto adempimento del mandato statutario affidato alla Fise dal Coni il Consiglio Federale attivato dal Presidente Di Paola, ha agito immediatamente.
Lo statuto della Federazione prevede, infatti, fra i principali scopi dell’ente la promozione, la diffusione e la disciplina dello sport e delle attività equestri in Italia, favorendo la divulgazione e la pratica della cultura equestre.
Alla Fise compete, tra l’altro, provvedere a promuovere la tutela della salute del cavallo.

“Tale iniziativa – ha dichiarato il Presidente Di Paola – serve anche da monito a tutti coloro che, non aderendo al mondo della Federazione ma praticando a qualsiasi livello sport equestri in Italia, debbono avere come priorità e massima attenzione la cura e salvaguardia della salute e delle condizioni di benessere dei cavalli, adottando metodi di addestramento ed allenamento dei propri amici a quattro zampe assolutamente rispettosi del loro benessere.”

Fonte: Comunicato FISE//FISE