Paul Estermann accuse vere o mera ripicca?

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Il giorno 17 marzo 2017 ha avuto inizio una tempesta che si sta scatenando contro il cavaliere elvetico Paul Estermann.

Come ben sappiamo, l’ambiente dei concorsi internazionali è formato da una serie infinita di sfaccettature, di luci e di ombre.
Per ogni cosa che si fa, per ogni errore, ci sarà sempre qualcuno pronto a criticare e pronto a puntare il dito.
Ma, stavolta, non si tratta di maltrattamenti o di presunti tali, avvenuti in un campo gara. Bensì di maltrattamenti che si ritengono essere accaduti in casa, in una scuderia ben precisa e lontano dai riflettori.

Probabilmente, è per questo motivo che quello che sta accadendo al cavaliere svizzero Paul Estermann in queste giornate non è esploso a livello internazionale nel giro di poche ore sui Social Media, ma sta venendo alla luce lentamente in questi giorni successivi.

Cos’è successo? Inizialmente, il primo articolo che ne ha parlato è stato quello del sito web Blick.
Secondo le fonti, l’ex groom di Estermann, tale Zdenek Dusek, ha accusato il cavaliere non solo di maltrattamenti nei confronti dei suoi cavalli, ma anche di avere “due facce”, quasi come in “Dr. Jekyll e Mr. Hyde”.
Una descrizione che sembra non calzare al cavaliere svizzero. Se ci capita di riguardare le dichiarazioni fatte dagli altri cavalieri durante questi anni, non ci si può chiedere come un compagno di squadra così apprezzato, una persona così precisa e disponibile possa anche essere capace di simili atrocità.

Zdenek Dusek, che ha iniziato a lavorare per Estermann nel 2014 e che ha terminato il suo lavoro poche settimane fa, ha fornito alla polizia foto e racconti davvero agghiaccianti.
Secondo Dusek, Estermann è una persona garbata e gentile fino a quando non si arrabbia. “Cambia rapidamente stato d’animo e quando lo fa perde completamente il rispetto per persone e animali.”
Riguardo a questo, ha fornito delle foto risalenti all’aprile del 2016 che ritraggono il ventre di Castlefield Eclipse colmo di segni di frustate ancora sanguinanti. Il ragazzo racconta che, poco prima di trovare Eclipse in quelle condizioni, aveva sentito il cavaliere frustarlo per alcuni minuti.

Tuttavia, vine da chiedersi: Perché aspettare quasi un anno a denunciare questo fatto? Perché non è intervenuto prima? E’ la realtà dei fatti oppure una ripicca?

Infatti, sembrerebbe che il giovane groom si sia fatto avanti recentemente solo perché alcune settimane fa, lo stesso Estermann, lo aveva segnalato per furto.
Dusek ha ammesso di aver rubato e poi restituito i soldi al cavaliere… quindi, viene spontaneo chiedersi se questa segnalazione di maltrattamenti non sia solo una ripicca.

D’altro canto, la vicenda sta suscitando scalpore ma da parte di Paul Estermann tutto tace. Nessuna difesa, nessuna dichiarazione, nessuna conferma o smentita di quanto accaduto.
Il cavaliere svizzero si manterrà al di sopra delle accuse o si deciderà a rispondere? Quello che si può fare ora è solo aspettare qualche notizia e qualche fonte in più.

Tanto è grave maltrattare un cavallo, quanto accusare ingiustamente qualcuno. Certezze non ce ne sono, solo delle foto che potrebbero effettivamente essere di Eclipse, come no. (qui foto)

La Federazione Svizzera ha già comunicato di aver avviato dei controlli. Fino a quando non ci sarà materiale concreto e più attendibile, verrà applicata la presunzione di non colpevolezza.

La vicenda, tuttavia, non dovrebbe portare i perbenisti a giudicare, ma dovrebbe darci modo di pensare.
Dire che un cavaliere “ha scatti d’ira” non può essere una giustificazione. Distaccandoci da questa disputa Dusek/Estermann, dovremmo iniziare a porci delle domande.

Perché lavorare in questo ambiente, se poi si finisce per maltrattare questi animali? Perché mancare loro di rispetto? E’ questo che succede dietro le quinte o sono casi isolati che non dovrebbero esistere?

Le domande che sorgono di fronte news di questo genere sono tante. Non si può fare di tutta l’erba un fascio, ovviamente. Però, la mente spazia e ci si chiede quanto la linea tra “giusto” e “sbagliato” sia sottile, a tratti invisibile.

Tornando all’argomento principale, finché Estermann stesso o dei portavoce non confermeranno o smentiranno il tutto, possiamo solo prendere con le pinze senza giudicare né il cavaliere, né il groom. Sperando, forse, che un cavaliere con alle spalle una carriera come la sua, tra cui 7 Nations Cup senza errori e un’Olimpiade, non si comporti davvero in questa maniera. Per quanto sia un cavaliere come molti altri a livello internazionale, per tante persone è anche un modello, una persona da cui prendere ispirazione.
E non c’è delusione più grande nel venire delusi da qualcuno che si stima.

Fonte: Blick/Eqwo/Pferdeonline

Foto: ish