Il fuoriclasse neozelandese Mark Todd si è recentemente trovato al centro di una polemica a dir poco assurda.
Mark Todd è uno dei cavalieri di maggior successo della storia della disciplina del Completo, ma questo non gli ha impedito di ritrovarsi al centro di una polemica davvero assurda.
Per capire di cosa stiamo parlando, dobbiamo fare un passo indietro e guardare quello che è effettivamente successo in Scozia lo scorso fine settimana.
Mark Todd si trovava a Aberdeen per una dimostrazione quando, ad un certo punto, si è unita a lui in campo una giovane amazzone di 10 anni con la sua pony.
Secondo quanto riportato da Todd, la ragazzina lo avrebbe scherzosamente sfidato dicendo “quello che fai tu, io lo farò meglio”.
Così, il cavaliere ha dovuto dimostrarle che gli stessi esercizi fatti da lei e da Dakota (la sua pony) potevano essere fatti anche da lui e dal suo cavallo da 3* con lo stesso numero di falcate, fino a riunire il galoppo al livello di quello di un pony.
Alla fine, Mark Todd ha perso la sfida e Millie, la ragazzina, lo ha convinto a salire sulla sua cavalcatura.
Dopo qualche insistenza, Todd è salito per qualche minuto su Dakota, pony di altezza 1.20 al garrese, con cui ha galoppato, trottato e superato un mini ostacolo senza nemmeno aver regolato le staffe.
La polemica, però, ha avuto inizio solo dopo che Mark Todd ha pubblicato su facebook un video in cui era stato immortalato in sella a questa simpatica pony pezzata.
Chi avrebbe mai pensato che qualcuno avrebbe potuto non cogliere l’ironia del post intitolato “il mio prossimo crack!”?
Sicuramente non l’eccezionale completista che si è ritrovato a dover replicare agli innumerevoli commenti negativi con un lungo post sullo stesso social network, in cui ha dovuto spiegare per filo e per segno che cosa lo aveva portato a salire su una pony di 1.20m di altezza.
“In qualità sponsor del World Horse Welfare, non farei mai nulla che possa compromettere il benessere di un pony alto 1,20m. Quello che mi preoccupa, tuttavia, è il fatto che alcune persone abbiano pensato che fossi davvero serio quando ho intitolato il video postato su facebook “Il mio prossimo crack”! ”
Ritorniamo, quindi, al solito problema comparso su Facebook soprattutto negli ultimi periodi: non si leggono o guardano più le news per sorridere o per divertirsi, ma si leggono per polemizzare, criticare e discutere di ogni minima sciocchezza.
In fin dei conti, era davvero necessario dover ricorrere ad un secondo post per giustificare un’azione fatta in buona fede? Basta guardare il video per rendersi conto che non è successo assolutamente nulla di negativo, anzi. E’ palese che Millie porterà sempre nel proprio cuore i due minuti in cui la sua pony era sotto la sella del suo idolo!
E’ davvero una situazione assurda: siamo davvero arrivati al punto in cui dobbiamo sentirci in dovere di giustificare ogni video, frase o foto che decidiamo di caricare su un social network?
Foto/Fonte: FB//MarkToddEventing/GPReplay