De Vos ammette che il futuro dei World Equestrian Games è incerto

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De Vos ammette che il futuro dei World Equestrian Games è incerto.

I World Equestrian Games, intesi come rassegna che riunisce tutte le discipline equestri e che assegna i titoli mondiali, potrebbero non svolgersi più.

Ora come ora, c’è la possibilità di un ritorno al format utilizzato prima del 1990, ovvero: un Mondiale per ogni disciplina.

Se prima dei Mondiali di Tryon 2018 circolavano solo vaghe opinioni, dopo l’edizione andata in scena lo scorso settembre le voci si sono fatte più insistenti: complici l’Uragano Florence, i disagi, i problemi finanziari ed il cambio di sede da Bromont (CAN) a Tryon (USA) a circa due anni dall’evento, tutto ci porta a non escludere un possibile ritorno del vecchio format.

Il problema principale, oltre agli elevati costi da sostenere, è anche il riuscire a trovare una location che soddisfi tutte le discipline: dal Para-Dressage al Completo, dagli Attacchi all’Endurance, dal Volteggio al Salto Ostacoli e al Reining, nessuno escluso.

Gli standard e le aspettative sono altissimi e, al momento, non c’è nessuno in coda per ospitare la prossima edizione del 2022″ ha dichiarato lo stesso De Vos. “Ora come ora i centri adatti ad ospitare eventi di questo livello sono pochi, troppo pochi.

Membro del Comitato Olimpico Internazionale, il Presidente della Federazione Equestre Internazionale, si dice fiducioso riguardo alle nuove iniziative che stanno venendo valutate e che dovrebbero riuscire a ridurre i costi per i Comitati Organizzatori che decidono di Ospitare eventi del calibro di un Campionato del Mondo.

Mentre continuiamo a promuovere offerte multidisciplinari, dobbiamo anche iniziare a chiederci se non sia forse più realistico cercare di proporre un modello che abbia successo, che crei competizione tra i Comitati per l’ospitalità dei Campionati Mondiali e che, magari, non riunisca tutte le discipline.”

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

foto: fb//fonte: irishexaminer