Il parareining e la sua “Prima” cremonese

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Il parareining e la sua “Prima” cremonese

Il parareining esordisce con la sua prima vera gara ufficiale Fise proprio in quella variegata e luminosissima occasione che è stato l’Irha-Nrha Futurity 2018, subito prima della Finalissima Open e con tutti i riflettori puntati su Cremona, dato che la manifestazione è la quarta più ricca al mondo.

Nuova sezione di questa disciplina equestre dedicata a cavalieri diversamente abili, portatori di disabilità motorie e/o cognitive, ci parla del progetto Alessandro Pavoni, che ha sviluppato l’idea voluta dalla Federazione Italiana Sport Equestri la cui ambizione è quella di entrare in Fei anche con questi paratleti.

Il primo step sarà sottoporre gli atleti a una visita medica, di ‘classificazione’, con medico fisioterapista federale, a seguito della quale viene stilato un profilo che identifica il cavaliere portatore di disabilità.

Il profilo viene inserito in una delle cinque categorie possibili, dal grado 1 (quello che raggruppa i cavalieri con disabilità più importanti) al grado 5. Il progetto è stato sviluppato in modo simile a quello del paradressage, ma adattato alla disciplina del reining.

Nel grado 1, gli atleti possono eseguire solo il passo, nel 2 il trotto, e così via in crescendo fino ai gradi 4 e 5, con esecuzione anche del galoppo e di un pattern di reining a tutti gli effetti.

I pattern ovviamente sono corretti e adattati alle capacità di questi atleti speciali. Così pure è adattato il sistema di valutazione delle varie manovre durante la gara.

È stato elaborato anche un programma per persone con handicap cognitivi, che non possono essere classificati nel progetto della Fei; per loro, tre categorie: limited open (solo passo), intermediate open con trotto, e open col galoppo.

«Quest’anno, con l’aiuto della Federazione, siamo riusciti a organizzare questo evento al Futurity, dove hanno partecipato cinque atleti con disabilità fisica e 5 con disabililtà cognitiva, dando inizio a un nuovo percorso: un campionato paralimpico a livello regionale, per arrivare poi a una finale a livello nazionale, proprio in occasione del Futurity, che per i reiner di tutti i tipi è sempre la “regina” delle gare. In questa occasione, poi, abbiamo anche avuto la ciliegina sulla torta di uno sponsor importante, Cecilia Fiorucci con la sua Elementa, grazie al cui contributo è stato possibile spesare completamente e premiare tutti i partecipanti con delle fibbie».

Nella gara disputata a Cremona, il vincitore è stato Paolo Pettena in sella ad Energy For Me, autore di un bel 144, mentre al secondo posto si è piazzata Giorgia Susani con Dc Easter Spat, score 143,5

 

 

 

fonte: http://www.futurity.it/it/