Incontriamo Roberto Bramani, promotore per il secondo anno, insieme al GEB, dell’esibizione di Petanque Paralimpica inserita nel programma dello CPEDI 3* XIII Meeting Brughiera di Malpensa Trofeo SEA.
L’evento è in programma dal 20 al 23 giugno presso il Riding Club di Casorate Sempione.
Dottor Bramani, come nasce questa idea?
Insieme al Comitato organizzatore dello CPEDI, abbiamo voluto fare qualcosa di temerario, coniugando due sport che poco c’entrano l’uno con l’altro, ma che fanno parte di una cultura ben radicata della tradizione Italiana. Da una parte il cavallo, insostituibile collaboratore dell’Italia Agricola del secolo scorso e impareggiabile compagno di sport, dall’altra un gioco universale, intrattenimento semplice e inclusivo, che anima pomeriggi e serate di tantissime persone.
Lei dice “due sport che poco c’entrano l’uno con l’altro”, ma, analizzando bene, impossibile trovare qualche similitudine?
La Petanque la puoi giocare ovunque, senza bisogno di avere a disposizione impianti dedicati e strutture riservate, così come a cavallo puoi andare ovunque, o quasi. Al di la degli eventi agonistici, sono due sport di svago e relax e, se vogliamo entrare nello specifico dell’evento Casoratese, la precisione … nella Petanque devi andare il più vicino possibile al pallino. In rettangolo devi fare i movimenti richiesti con la massima precisione possibile.
Petanque che, nel corso dei secoli, è stato anche uno sport controverso…
Si figuri che nel ‘600/’700, la Chiesa era arrivata a porvi il veto, in quanto le partite, effettuate nelle piazza e nei luoghi pubblici, davano adito a scommesse e questo, dal Clero, era malvisto. Poi, d’altronde, anche i nobili vi si cimentavano ed amavano primeggiare.
Come si svolgerà questa esibizione?
Ci saranno sei atleti, che daranno vita ad una competizione a squadre e ad una individuale. Sarà effettuata nelle giornate del sabato e della domenica mattina.
Siamo alla seconda edizione di questo “connubio”. Come è andata lo scorso anno?
Ha destato curiosità e una discreta partecipazione, tant’è che qualche “normodotato” si è anche voluto cimentare con gli atleti paralimpici, prendendole di santa ragione. Speriamo che quest’anno l’interesse aumenti. Speriamo di assistere anche a tanti “scontri”, tra i nostri meravigliosi atleti e chi ci volesse provare.
Fabrizio Bonciolini RidersAdvisor