E’ nata in Africa, nella riserva faunistica di Masai Mara, Tira: una splendida zebra a pois

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Nella notte del 15 settembre scorso, presso la riserva faunistica Masai Mara situata in Kenya, è nata Tira.

Si tratta di una meravigliosa zebra dal particolare mantello a pois, causato molto probabilmente da una mutazione genetica.

La piccola ha già attirato l’attenzione di molti esperti, tutti entusiasti e ansiosi di seguire il suo caso, anche grazie alle foto diventate poi virali che sono state postate su Facebook da Wildest Africa a poche ora dalla sua nascita.

Tira, che deve il nome al cognome della guida Maasai che l’ha vista appena nata, è speciale per due motivi: 1) il suo mantello a pois e 2) i suoi colori sono invertiti. Nelle zebre infatti, la base è bianca e le strisce sono nere, mentre Tira ha un mantello bruno con delle macchioline bianche.

Nonostante le mutazioni genetiche che causano delle variazioni nel colore del mantello di questi splendidi animali non siano poi così rare, non ci si può fare a meno di chiedersi che cosa abbia portato alla nascita di una zebra a pois. Ovviamente, per avere qualche risposta bisognerà attendere i risultati degli studi fatti da chi di competenza.

Tuttavia, poco tempo fa è stata pubblicata un’interessante ricerca riguardante le zebre e la “causa” delle loro strisce. Secondo uno studio portato avanti da un gruppo di ricercatori della UCLA, infatti, più il clima è caldo, più le strisce nere sono frequenti.

Brenda Larison, ricercatrice nel dipartimento di ecologia e biologia evolutiva dell’UCLA e conduttrice principale di questo studio, ha avuto occasione di esaminare insieme ai suoi colleghi alcune tipologie di zebra in vari luoghi dell’Africa. Alla fine, il team ha scoperto che sulle zebre che vivono nei climi più caldi, le strisce sono frequenti, marcate e ricoprono completamente il mantello dell’animale.

Per quanto riguarda le zebre che risiedono nelle regioni africane con inverni più freddi, d’altro canto, la colorazione del mantello cambia: le loro strisce sono meno numerose e, in alcuni casi, addirittura assenti dalle zampe e dal ventre degli animali.

Che sia, quello di Tira, un’altra conseguenza del problema ormai innegabile del surriscaldamento globale?

Come già detto, per avere una risposta sulla particolare colorazione di questa zebra bisognerà aspettare qualche tempo ed i risultati degli studi dei vari ricercatori. La cosa importante, ora, è sperare che il cucciolo non venga abbandonato a causa della sua differente colorazione di mantello.

foto: @ Maasai Mara National Reserve//FB Wildest Africa