Nella giornata di ieri, domenica 6 ottobre 2019, è definitivamente sfumato il sogno olimpico di Tokyo 2020 per gli azzurri del Salto Ostacoli.
Ma è davvero andata così male? Mancare la qualifica olimpica può considerarsi un fallimento così totale come tanto si sta leggendo sui social nelle ultime ore?
E’ vero, ognuno ha il diritto di dire la propria opinione, tutti hanno l’occasione di dare un commento e/o un parere riguardo a qualcosa. E’ facile dire “basta non leggere”, ma il punto non è l’evitare di leggere, è che quello si scrive resta scritto. Le parole hanno un valore e possono ferire in molti modi.
L’Italia del Salto Ostacoli non andrà con una squadra alle Olimpiadi di Tokyo 2020, ormai è un dato di fatto. Ma dopo tre anni di prima divisione e una stagione 2019 stellare… siamo davvero andati così male come tanto si sta dicendo su internet?
In questo 2019 l’Italia era a punti a San Gallo, Falsterbo, Hickstead e Dublino. Rispettivamente, abbiamo ottenuto la 2^ posizione allo CSIO di San Gallo; la terza a allo CSIO svedese di Falsterbo e a quello britannico di Hickstead e la 2^ a quello irlandese di Dublino. Risultati, questi, che hanno permesso al nostro paese di arrivare alla Finale di Barcellona occupando la prima posizione della ranking di circuito.
E’ vero, non raggiungere un obbiettivo è estremamente demotivante, ma guardiamo in faccia la realtà: ieri la squadra dell’Irlanda non ha solo staccato il pass per Tokyo, ma si è anche aggiudicata la vittoria della Finale di Coppa. Possiamo dire tutto quello che vogliamo, ma ieri gli irlandesi sono andati oltre ogni aspettativa.
L’Italia ha chiuso la Finale al quarto posto, con le stesse penalità di altri due colossi come Svezia e Francia. Si è lasciata alle spall grandi team come Germania, Svizzera e Stati Uniti. Non sarà andata come volevamo tutti, ma di certo non possiamo dire che ci manchi qualcosa, anzi. I nostri cavalieri hanno saputo farci sognare e hanno dimostrato ampiamente di non essere “meno” di molti grandi campioni della disciplina.
Altro fiore all’occhiello, tre cavalli su quattro sono stati avviati al Salto Ostacoli dagli stessi cavalieri con cui hanno affrontato ieri la Finale mentre il quarto è un binomio ancora acerbo ma che sta dimostrando di avere le carte in regola per altre stagioni colme di successi. Come possiamo, quindi, dire che i nostri azzurri hanno fallito? Hanno mancato un obbiettivo, ma non sono stati un completo disastro.
Tokyo 2020 si va ad aggiungere a Pechino 2008, Londra 2012 e Rio de Janeiro 2016, edizioni nelle quali questa tanto agognata qualifica non si è riusciti a prenderla. Occhi puntati ora al 2024, al continuare a lavorare ed impegnarsi e, soprattutto, a far sì che il sogno di rivedere l’Italia alle Olimpiadi con una squadra riesca a realizzarsi se non nell’edizione del prossimo anno, in quella ancora successiva.