Mai come in un periodo di crisi come questo si è rivelato importante essere uniti e comprensivi tra di noi.
Lasciare i cavalli in totale affido a gestori e personale di scuderia per oltre 20 giorni non è facile. In un momento dove scuole e campionati sportivi sono sospesi fino al 3 aprile e in cui l’Italia intera è bloccata almeno fino al 25 marzo bisogna essere realisti, obbiettivi e fare un passo indietro per rispettare le regole che sono state temporaneamente imposte.
Negli ultimi giorni, nonostante i decreti della FISE che concedono l’accesso in scuderia solo al personale autorizzato, a cavalieri di interesse federale e in casi di estrema necessità, l’intero mondo equestre si è letteralmente spaccato in due: chi resta a casa a prescindere e chi vuole a tutti i costi andare in scuderia.
Sui Social Network non si risparmiano le polemiche e, come spesso accade, la confusione regna sovrana.