Austria, Bosnia ed Erzegovina, Croazia, Ungheria, Italia, Romania, Slovacchia e Slovenia hanno recentemente siglato una richiesta al Comitato intergovernativo dell’UNESCO.
Il Ministero della Cultura croato, in un comunicato stampa del 26 marzo, ha infatti dichiarato che queste nazioni hanno espressamente fatto richiesta di inserire nella lista UNESCO la Lipizzan Horse Breeding Traditional al Comitato intergovernativo dell’UNESCO per la salvaguardia del patrimonio culturale immateriale.
Tale richiesta verrà valutata durante la sedicesima riunione dell’UNESCO prevista nel dicembre 2021.
La Lipizzan Horse Breeding Tradition, nelle regioni di Slavonija, Baranja e Srijem è parte integrante e fondamentale del patrimonio culturale croato ed è stata iscritta nel registro del patrimonio culturale croato nel 2017.
Alla fine del 2017 è iniziata la stesura della richiesta da rivolgere all’UNESCO.
La Lipizzan Horse Breeding Tradition ha un ruolo importantissimo nella storia croata; nella cultura delle classi sociali e nella vita di tutti i giorni.
I primi cavalli lipizzani furono allevati in Croazia intorno al 1700 presso le stalle del conte Andrija Jankovic, dove visse intono al 1800 uno degli otto stalloni lipizzai riconosciuti: Tulipan.
Il ministero croato ha osservato inoltre che “dalla fondazione della scuderia di Lipica nel 1580, l’allevamento di cavalli lipizzani si è diffuso poi nelle attuali Austria, Bosnia ed Erzegovina, Croazia, Ungheria, Italia, Romania, Slovacchia e Slovenia. Per oltre 450 anni e attraverso i mutevoli sistemi politici, la Lipizzan Horse Breeding Tradition ha sempre saputo unire questi otto paesi, che sono anche i primi custodi dell’allevamento di cavalli lipizzani, basati su un legame di fiducia tra uomo e cavallo e identificabile come un patrimonio culturale condiviso.”
La Croazia ha al momento 17 voci nella lista del patrimonio culturale immateriale dell’UNESCO.