Tre giorni intensi, emozionanti, stancanti ma, certamente, unici: tre giorni di training per diventare gli Atleti del futuro.
É da questa visione che è partita Cavalleria Toscana dando vita a CT Academy, il format in cui saper montare è necessario ma non è tutto.
Dal 2 al 4 novembre, infatti, nella splendida cornice del Centro Ippico Toscano si sono alternati i migliori professionisti di Mental coach (Eva Rosenthal), nutrizione (Monica Artoni), veterinaria (Ugo Carrozzo), sport marketing (Camilla Violi), giustizia sportiva (Vincenzo Giardino), podologia (Edoardo Zucchi), osteopatia (Francesco Bini) e personal trainer (Luca Zaina) per formare a 360 gradi tutti i ragazzi partecipanti.
Laura Oppinger, Philip Greenlees, Luiz Felipe De Azevedo, Sveva Lawley, il Carabiniere Giacomo Casadei, Richard Kierkegaard, Joanna Clarke, Ana Torres Windisch, Maya Torres Windisch, Mikolaj Baranscy, Laura Baranscy, Alessandra Bonifazi e Alessia Arrigo Zazadze, dodici riders appassionati e talentuosi, coadiuvati dal technical manager Matteo Giunti, che si sono messi in gioco e per tre giorni hanno dato il meglio di loro.
In aula, ma soprattutto in campo, dove ad attenderli c’era lui, Lorenzo De Luca.
Il cavaliere azzurro, e 1° aviere, ha seguito i giovani cavalieri dapprima con il lavoro in piano e sui cavalletti per poi passare, nella giornata conclusiva, a costruire e ad affrontare un vero e proprio percorso. Un’occasione unica, offerta dal team di Cavalleria Toscana e dal technical partner “Acavallo”, che ha lasciato i 12 ragazzi entusiasti e pienamente soddisfatti.
Un’occasione di crescita personale e professionale che, però, non finisce qui.
Al termine dell’evento, infatti, è stata annunciata la grande novità: la possibilità di partecipare al Long Term program, un’esperienza di minimo sei mesi che vedrà sei atleti lavorare a stretto contatto con tutti i tecnici e gli ambassadors di CTAcademy, per raggiungere i propri obiettivi.
Dopo Lorenzo De Luca ai prossimi training camps saranno presenti altri grandi pilastri dell’equitazione, come Scott Brash o Marcus Ehning, che insieme agli altri professionisti continueranno a formare e a forgiare “the next #Athlete”.
fonte: fise