In un comunicato stampa la FEI ha avvertito e informato i cavalieri e le federazioni nazionali riguardo alle novità e alla diffusione della grave epidemia di EHV-1 partita da Valencia qualche settimana fa.
“Attualmente stiamo vivendo quella che è probabilmente la più grande epidemia di EHV-1 in Europa degli ultimi decenni e, mentre le autorità veterinarie spagnole sono responsabili a Valencia, il dipartimento veterinario FEI sta guidando il coordinamento sia delle misure in loco che di misure più ampie in cooperazione diretta con la Federazione Nazionale Spagnola.
Come molti di voi avranno visto sui social media e su altre piattaforme di media online, ci sono alcune immagini e filmati molto angoscianti di cavalli estremamente malati a Valencia. Tragicamente quattro cavalli sono morti durante il fine settimana, 84 cavalli sul posto stanno mostrando segni clinici e sono in trattamento, e altri 11 cavalli sono in cura in cliniche esterne (nove a Valencia e due a Barcellona).
Il trattamento dei cavalli a Valencia è stato notevolmente migliorato con ulteriore supporto veterinario e forniture mediche, con un totale di 21 veterinari presenti.
Durante il fine settimana, la FEI ha ordinato box extra in modo che i cavalli sani/guariti possano essere meglio separati dagli animali malati al fine di prevenire ulteriori trasmissioni. Un totale di 44 scuderie temporanee, che vengono trasportate dal sud della Francia, dovrebbero arrivare oggi e 22 saranno fornite anche all’ospedale equino di Valencia per liberare le scuderie permanenti per cure d’emergenza.
Inoltre, la Federazione Nazionale Francese e la FEI hanno coordinato una fornitura di materassini gonfiabili di supporto per aiutare i cavalli sdraiati a stare in piedi. Le reti e le imbracature di emergenza vengono acquistate dalla Svizzera. Anche la Federazione Nazionale Francese e quella tedesca stanno fornendo veterinari extra.
Un membro del dipartimento veterinario della FEI si trova a Valencia e stabilisce migliori linee di comunicazione tra le autorità, il Comitati Organizzatore di Valencia e gli atleti.
Poiché questo ceppo di EHV-1 risulta essere particolarmente aggressivo, ci sono ora epidemie correlate confermate in Francia, Belgio e Germania. Rimaniamo preoccupati del fatto che diversi cavalli malati abbiano lasciato la sede prima che venisse chiusa e che possano diffondere la malattia.
Nonostante la FEI abbia bloccato tutti questi cavalli nel database federale, la FEI ha nuovamente contattato direttamente le Federazioni Nazionali con i cavalli che hanno partecipato alle gare a Valencia chiedendo conferma di aver contattato tutti i loro atleti presenti, che le loro autorità veterinarie nazionali siano state informate del possibile focolaio e che è necessario l’isolamento dei cavalli di ritorno da Valencia e dei cavalli in contatto con loro.
La FEI sta anche raccogliendo ulteriori informazioni sui focolai correlati e sulle misure messe in atto a livello locale per gestire un focolaio.
Il Dipartimento Veterinario, coadiuvato da eminenti epidemiologi, sta effettuando una costante valutazione del rischio di contagio al fine di adottare e consigliare corrette misure preventive.
Sebbene la priorità rimanga l’attuale epidemia e la riduzione al minimo del rischio di ulteriore trasmissione, la FEI utilizzerà i dati raccolti da questa situazione per valutare l’efficacia del vaccino EHV-1, vedendo quali cavalli nel gruppo totale dei 752 che hanno partecipato a Valencia sono stati vaccinati, quali presentavano sintomi o erano asintomatici e quali cavalli sono deceduti.
La FEI continuerà a lavorare a stretto contatto con le Federazioni Nazionali interessate e ad aggiornare la comunità più ampia non appena saranno disponibili nuove informazioni. (…)”