Gli ultimi mesi sono stati completamente dominati dall’epidemia di EHV-1 che ha avuto origine in Spagna e che si è velocemente diffusa in Europa.
Ad essere presente in Spagna durante l’inizio dell’epidemia è stata la svedese Annika Axelsson, amazzone che ha raccontato quanto da lei vissuto sul suo sito web.
“Le ultime due settimane sono state molto dure, ed è proprio quello che è successo durante il nostro viaggio in Spagna. Siamo andati a Oliva Nova all’inizio di gennaio con 10 cavalli tra me e la mia allieva Stina. A Oliva Nova è stato fantastico e i cavalli hanno saltato alla grande. Che spettacolo straordinario e ottime strutture per preparare i propri cavalli per il resto della stagione nel miglior modo possibile! Abbiamo ottenuto ottimi risultati con i nostri cavalli ed eravamo ansiosi di continuare al Sunshine Tour di Vejer de la Frontera. Era la mia prima volta al Sunshine Tour ed ero davvero felice di partecipare in una location fantastica e con così tanti atleti importanti.
Le prime due settimane sono state stupende e tutto è andato bene. Abbiamo fatto bei percorsi e tutti i cavalli hanno saltato bene.
Ma durante la terza settimana, venerdì 26 febbraio, uno dei miei cavalli ha iniziato ad avere la febbre.
Abbiamo contattato il C.O. ed i veterinari della FEI sulla situazione e la cavalla in questione è stata trasferita nell’area di isolamento. Durante il fine settimana ha avuto picchi di febbre tra i 39 ed i 40 gradi. Ci sono state tante storie e supposizioni su quello che è successo, quindi ho voluto raccontare la mia storia. I giorni e le settimane seguenti sono stati mentalmente estenuanti.
A seguire, riporto la mia lettera alla FEI su quanto accaduto.
Nel febbraio di quest’anno, ho partecipato all’edizione 2021 del Sunshine Tour.
Lunedì 1° marzo, la FEI ha annunciato la cancellazione degli eventi in tutta l’Europa continentale. È stata fatta un’eccezione per tour specifici, incluso il Sunshine Tour. Ma non senza condizioni: nessun nuovo cavallo era autorizzato a entrare nella sede e non potevano esserci casi positivi di EHV-1 confermati.
In precedenza, lunedì 22 febbraio, i cavalli che avevano partecipato allo Spring Tour a Valencia dal 1° febbraio erano stati bloccati nel database FEI. Tuttavia, c’era un problema che non poteva essere risolto dal blocco della competizione: diversi cavalli che avevano gareggiato a Valencia – molti di loro fino al 7 febbraio – avevano già lasciato la sede e si erano trasferiti al Sunshine Tour dove stavano ancora gareggiando il 22 febbraio. Un cavallo in gara al Sunshine Tour ha lasciato Valencia il 13 febbraio. Durante la terza settimana del tour, i cavalli bloccati sono stati spostati nelle scuderie di isolamento.
Agnetha Z è arrivata al Sunshine Tour dall’Olanda il 6 febbraio, unendosi al resto dei miei cavalli che erano arrivati a Vejer de la Frontera da Oliva Nova. Come tutti gli altri miei cavalli, al suo arrivo era in buona salute. Quando invece se ne andò, era gravemente malata.
Il 26 febbraio Agnetha Z è stata trasferita nelle scuderie di isolamento, a causa della febbre che aveva iniziato a salire. Già allora, c’erano molti altri cavalli nell’area di isolamento, alcuni a causa del blocco imposto dalla FEI e altri perché nessun nuovo cavallo era autorizzato a entrare nella sede.
Durante il primo breve esame di Agnetha Z, il veterinario ha dichiarato di essere sicuro al 98% che si trattasse di un caso di piroplasmosi. A causa della situazione a Valencia, ho chiesto al veterinario se non pensasse che fosse meglio fare il test per EHV-1: solo per essere sicuri. Il veterinario ha risposto che non pensava fosse necessario un test per EHV-1, sempre in riferimento alla sua teoria della piroplasmosi. Durante la prima notte, Agnetha Z ha avuto una temperatura di circa 39,8 gradi. La seconda notte è salita a 40,5. Normalmente, almeno secondo me, un cavallo con così tanta febbre dovrebbe essere monitorato costantemente, ma invece ci è risultato difficile anche solo contattare il veterinario. Lunedì 1° marzo, dopo continue richieste da parte mia, il veterinario – ora indicato come nuovo veterinario di servizio dell’evento – alla fine ha accettato di testare Agnetha Z per EHV-1 e per la piroplasmosi.
Entrambi i test sono risultati negativi.
Poiché gli altri miei cavalli dovevano tornare in Olanda all’inizio di quella settimana ed il veterinario aveva insistito sul fatto che si trattasse di un caso di piroplasmosi e non di EHV-1 – sono tornata con loro come previsto e ho lasciato il mio groom responsabile di Agnetha fino a quando non fosse stata autorizzata per il trasporto. Secondo quanto mi era stato detto, Agnetha sarebbe potuta tornare a casa mercoledì o giovedì di quella settimana, non appena avessimo i risultati del test.
Avevamo già ricevuto i documenti sanitari di Agnetha Z dall’ufficio domenica 28 febbraio.
Tuttavia, nella mattinata di giovedì 4 marzo, il mio groom mi ha avvertita dicendo che le condizioni di Agnetha Z erano peggiorate: trascinava le zampe posteriori mentre camminava e non urinava. Poiché la mancanza di urina è un altro segno clinico di EHV-1, le nostre preoccupazioni per le condizioni di Agnetha Z sono aumentate. Inoltre, c’erano altri cavalli nell’area di isolamento che erano arrivati dopo aver cominciato ad avere la febbre. Uno di loro apparteneva a un mio conoscente, Tom Martens. Poiché il veterinario di servizio dell’evento quella mattina non si è presentato nell’area di isolamento per controllare i cavalli, Martens ha finito per richiedere i suoi servizi per telefono.
Quando il veterinario di servizio dell’evento è finalmente arrivato intorno alle 14:00, il mio groom era presente, così come Martens. Agnetha Z era instabile nella coordinazione e nei movimenti, ma il veterinario era dell’opinione che ciò fosse dovuto all’asfalto scivoloso su cui veniva fatta camminare. Spostandosi su una superficie morbida, è stato ovvio che qualcosa non andava. Tuttavia, il veterinario ha contestato il fatto che si potesse trattare di qualcosa di neurologico. In questa fase, Martens aveva già chiesto al suo collega Vincent Voorn di raggiungerlo nella zona di isolamento. Anche il Dr.Frederik Bruyninx è arrivato, così come il rappresentante degli atleti FEI Pedro Veniss. Poiché era chiaro che il veterinario dell’evento non volesse trattare Agnetha come un caso di EHV-1, il proprietario di Agnetha Z ha chiesto al Dr. Bruyninx di fornirle le cure veterinarie di cui aveva bisogno.
Nel pomeriggio di venerdì 5 marzo, gli organizzatori hanno informato gli altri atleti tramite WhatsApp che il secondo test su Agnetha Z era negativo a EHV-1, nonostante la FEI avesse concluso che il risultato del test fosse inconcludente.
Questo risultato inconcludente, insieme a un secondo cavallo che aveva sviluppato lievi segni neurologici e una temperatura leggermente elevata, ha contribuito alla decisione della FEI di annullare il Tour.
Da venerdì 5 marzo a sabato 6, Dr. Bruyninx è rimasto con il mio groom e Agnetha Z tutta la notte. Mentre le condizioni di Agnetha Z peggioravano, i due hanno deciso di spostarla in un altro box dove erano presenti dei ganci dal soffitto per aiutarla a restare sollevata. Quel venerdì è arrivata una spedizione dal Belgio con i farmaci necessari – così come da Valencia – quindi durante la notte Dr. Bruyninx ha somministrato le cure ad Agnetha Z per cercare di aiutarla. Il veterinario di servizio dell’evento non era affatto presente durante quella notte.
Nella giornata di sabato la situazione era diventata molto scomoda in quanto ai delegati veterinari FEI non era più consentito l’accesso alla sede. Abbiamo quindi deciso che era nel migliore interesse di Agnetha Z essere trasferita in una clinica dove potesse ottenere le cure veterinarie necessarie. Dr.Bruyninx e il mio groom si sono quindi organizzati in modo tale che il retro del van fosse trasformato in un box e hanno deciso di provare a viaggiare con Agnetha Z in questo modo. Quando Dr. Bruyninx e il mio groom sono arrivati alla clinica con Agnetha Z, le è stato rifiutato l’ingresso a causa dei sintomi che mostrava. A questo punto gli organizzatori avevano inviato una lettera alla FEI in cui si dichiarava che eravamo usciti dalla location con un cavallo malato e senza i documenti sanitari necessari. Ciò non era tuttavia corretto, poiché avevo ricevuto i documenti sanitari di Agnetha Z dall’ufficio quando ero in partenza con gli altri cavalli all’inizio di quella settimana. Quindi, da un lato, gli organizzatori e il veterinario dell’evento stavano sostenendo che Agnetha Z era negativa a EHV-1, ma dall’altra parte avevano avvertito la FEI che era troppo malata per viaggiare e che non aveva i documenti sanitari richiesti.
All’indomani della decisione della FEI di annullare l’evento, gli organizzatori hanno inviato una dichiarazione datata 9 marzo, sostenendo che EHV-1 e EHV-4 non erano mai stati rilevati presso le loro strutture.
Non c’era alcun riferimento al fatto che la FEI avesse ritenuto inconcludente l’ultimo risultato del test di Agnetha Z. Nella loro dichiarazione, gli organizzatori hanno identificato Agnetha Z per nome e condiviso le sue informazioni mediche senza il consenso né del suo proprietario né mio. Gli organizzatori hanno anche fatto erroneamente riferimento al fatto che Agnetha Z era stata collocata in un’unità di terapia intensiva, ma non c’era nessuna unità di questo tipo nelle scuderie di isolamento e Agnetha Z non ha mai ricevuto cure intensive dal veterinario di servizio del Tour. Successivamente, non ci sono state comunicazioni da parte degli organizzatori dopo il test positivo riscontrato ad Agnetha Z al suo ritorno a casa dal Sunshine Tour.
Mentre Agnetha Z si trovava nell’area di isolamento, c’erano diverse preoccupazioni riguardo alle risorse veterinarie: non erano sufficienti per un cavallo, figuriamoci nel peggiore dei casi per tutti i cavalli presenti nella location. Ad esempio, il dottor Frank van Hoek e il dottor Frederik Bruyninx hanno entrambi dovuto assistere e insistere per far ottenere ad Agnetha Z la necessaria attenzione veterinaria. Un’altra preoccupazione era la mancanza di attrezzature e farmaci necessari. Ad esempio, quando Dr. Bruyninx voleva somministrare dei liquidi ad Agnetha Z, non era disponibile nessun catetere. Abbiamo anche dovuto organizzare noi stessi la corretta medicazione per Agnetha Z, che Dr. Bruyninx le ha somministrato.
A mio parere, anche l’intera situazione nell’area di isolamento non era conforme al regolamento veterinario FEI.
C’era un misto di cavalli che erano arrivati con la febbre, cavalli che aspettavano di tornare nei loro paesi d’origine e cavalli da carrozza delle scuderie vicine che passavano. Fino a venerdì 5 marzo, le persone potevano entrare e uscire dall’area di isolamento a loro piacimento e non c’erano controlli di sicurezza. Sia io che il mio groom avevamo dubbi su quello che pensavamo fosse un atteggiamento troppo rilassato nei confronti della biosicurezza mentre ci si muoveva tra Agnetha Z e altri cavalli nell’area di isolamento con gli stessi vestiti e senza disinfettarsi.
Sono stati commessi molti errori e Agnetha Z è uno dei cavalli che ha finito per pagarne il prezzo.
Dall’arrivo di Agnetha Z dal Sunshine Tour fino a questa data (6 aprile 2021), è stata tenuta in una clinica in Belgio. È stata gravemente malata ed è risultata positiva a EHV-1. Anche se i test PCR ora sono negativi, è ancora positiva nelle analisi del sangue. Anche sei dei miei altri cavalli hanno restituito test EHV-1 positivi sabato 27 marzo, così come tre cavalli di uno dei miei allievi. Come ormai noto, anche molti altri cavalli sono risultati positivi al ritorno a casa dal Sunshine Tour.
Speravo sinceramente che gli organizzatori – noti per ospitare uno dei migliori eventi al mondo – avrebbero agito in modo più professionale, sia prima che dopo la cancellazione del Tour. La salute ed il benessere dei nostri cavalli dovrebbero rimanere sempre la priorità n°1, tutto il resto è secondario.
Spero che le mie esperienze possano servire come input per una revisione della FEI riguardo all’epidemia di EHV-1 in modo che ciò che è accaduto non si ripeta più.”
fonte: aastables