La People for the Ethical Treatment of Animals (PETA) ha richiesto al CIO la rimozione degli Sport Equestri dalle Olimpiadi.
Ancora una volta in questo 2021, la miccia che che ha fatto scattare la polemica attorno agli sport equestri è quanto accaduto a Tokyo in occasione della prova di Salto Ostacoli del Pentathlon Moderno.
PETA vuole la rimozione degli Sport Equestri dalle Olimpiadi affermando che squalificando un allenatore non si cancella del tutto la possibilità che questo fattaccio si ripeta con altri cavalli, cavalieri e allenatori. L’associazione ha poi rincarato la dose ricordando che un cavallo in Salto Ostacoli aveva finito un percorso con del sangue dal naso e che un altro era stato addormentato a causa di un infortunio nella prova di Cross Country del Completo.
Che dire, Annika Schleu e Kim Raisner hanno creato davvero un bel problema all’Equitazione mondiale servendo su un piatto d’argento alle varie associazioni animaliste una ragione per portare avanti questa richiesta!
Le polemiche attorno al nostro sport ci sono da sempre e sempre ci saranno, ma sicuramente e senza ombra di dubbio ci attendono mesi e mesi di ulteriori discussioni riguardo la presenza dell’Equitazione alle Olimpiadi.
Al momento, il CIO non ha ancora risposto al PETA mentre la FEI sì. “L’incidente a Tokyo che ha coinvolto Kim Raisner ha purtroppo avuto un impatto importante sull’accettazione degli Sport Equestri. Tuttavia, questo sport ha sempre riguardato quel legame unico tra cavallo e cavaliere. Quel legame non è presente nel Pentathlon moderno. Perché lì, agli atleti, viene assegnato a sorte un cavallo sconosciuto”.
In poche frasi, la FEI è riuscita a sottolineare il vero nocciolo della questione: nel Pentathlon moderno non c’è un lavoro costante e giornaliero con uno stesso cavallo; non c’è un lavoro di squadra; non ci sono solide basi di conoscenza reciproca. Cavallo e cavaliere nemmeno si conoscono!
Possiamo dirlo senza problemi: c’è un abisso tra l’Equitazione del Pentathlon e l’Equitazione delle discipline olimpiche.
Ora, dobbiamo solo sperare che, nonostante le polemiche e i pareri contrastanti, l’Equitazione rimanga tra gli Sport Olimpici. Le conseguenze, altrimenti, sarebbero disastrose non solo per chi vive di questo sport in prima persona, ma anche per tutte le Federazioni nazionali e internazionali.