Niente sella, niente finimenti, un primo incontro con i cavalli fatto solo di sensazioni e di istinti.
Lo sentirete chiamare equi-coaching: un’approccio basato sulla sensibilità dell’animale, destinato a migliorare la fiducia in se stessi inanzitutto, il controllo del suo stress e la leadership di una squadra. L’equi-coach usa i feedback del cavallo come “risposte”: per aiutare le persone a superare, e migliorare, certe problematiche personali o professionali.
Sono anni ormai che manager o persone con problemi relazionali trovano un equilibrio psicologico, relazionandosi con i cavalli senza cavalcarli.
Sono sempre stato interessato ed affascinato dalla positività che ci trasmettono gli animali in generale, il cavallo in particolare, la loro energia è sempre positiva e sincera, ma molto spesso siamo noi troppo chiusi nei nostri pensieri e problemi per riceverla.
Non è difficile immaginare e capire quanto può essere benefico un approccio semplice e naturale con un cavallo. E’ uno specchio: non avete fiducia in voi stessi e loro se ne accorgeranno subito, approfittandone; l’essere troppo autoritario invece, farà scattare l’istinto di fuga dell’animale. E’ una lezione utile, che ci potrà aiutare molto nella vita di tutti i giorni.
Bastano pochi “esercizi” per rendersi conto se avete stabilito la giusta “connessione”: quella giusta però, fatta di collaborazione e non di egoistiche richieste.
Ma rimanendo lontano dai vari corsi e stage di equi-coaching, è a questo approccio, ancora una volta commerciale, a cui vorrei invitare tutti noi, gente di cavalli: ogni tanto dimenticate la sella, il lavoro previsto, la prossima competizione.. permettetevi di avere quel momento di intimità e di conferma, che non ci siamo allontanati dal rapporto con il cavallo, e lasciare che siano loro a sussurrare a noi….
Durand Frédérik