Ancora un incidente fatale al Sheikh Mohammed’s Dubai International Endurance City (DIEC).
Nella giornata di oggi, 26 gennaio, il numero di cavalli deceduti in prove di Endurance a Dubai aumenta a sei in 22 giorni.
El Nize Shareef, montato da Elisabeth Hardy è deceduto a causa di un “infortunio catastrofico” durante il primo loop in una gara da 100km.
Questo castrone di 10 anni è il 6° cavallo che perde la vita in una competizione DIEC quest’anno.
Altre tre morti per cause ancora non accertate risalgono: due al 4 gennaio, durante una competizione riservata alle donne, e l’altro al 7 gennaio in una competizione targata FEI. Queste morti sono tutte avvenute durante io primo loop.
Altri due soggetti sono deceduti il 23 gennaio in una gara di 40km della DIEC e uno lo scorso 12 dicembre in una categoria FEI.
“Gli ultimi due decessi equini sono molto preoccupanti, e vi è un urgente bisogno di capire dal punto di vista veterinario e scientifico che cosa stia causando queste lesioni catastrofiche” – ha detto il direttore FEI Endurance Manuel Bandeira de Mello ieri – “come ho già detto, è chiaro che un eccesso di allenamento e di sforzi sia probabilmente la causa principale. Il rispetto dei periodi di riposo è fondamentale. Il nuovo senior management della Federazione Nazionale degli Emirati Arabi Uniti è molto più rigido rispetto al precedente regime e continueremo a lavorare a stretto contatto con loro per affrontare questi gravi problemi. Inoltre, il comitato dell’ Endurance condurrà una revisione approfondita delle regole, che comprenderà anche un controllo sulle età di cavalli e cavalieri”.
La FEI ha recentemente detto che, probabilmente, questi incidenti sono causati da un eccessivo allenamento dei cavalli.
Troppi sforzi, troppo allenamento sono probabilmente la causa di tutto: i cavalli devono essere più resistenti, più veloci, “più”. Questo è quello che viene richiesto e, forse, è chiedere troppo.
Inoltre, tra FEI e DIEC non scorre buon sangue: la FEI ritiene che il DIEC non salvaguardi appieno il benessere del cavallo e vice-versa.
Una discussione che esiste da anni, e che sembrava essere stata risolta il 25 novembre 2016, quando era stato firmato un nuovo protocollo riguardo ai programmi delle competizioni. Ma possiamo davvero ritenerla una questione chiusa, dopo aver contato 6 morti in meno di un mese?
Fonte: H&H Foto: Arabian Business