Si chiama VICSI il primo puledro nato da un ovocita crioconservato.
Grazie ad una ricerca della Facoltà di Medicina Veterinaria dell’Università belga di Gent, è nato nella giornata di venerdì 12 maggio VICSI.
VICSI è il primo puledro nato da un ovocita crioconservato.
Il suo nome proviene dalle tecniche che hanno dato le basi per la sua creazione: Vitrificazione degli ovociti e successiva ICSI.
- La Vitrificazione è un metodo per la crioconservazione degli ovociti che vengono prelevati dalla cavalla e congelati in temi molto ristretti. Durante questo congelamento si va a creare una struttura molto simile al vetro, che evita la presenza di cristalli dannosi per l’ovocita.
- L’ICSI, ovvero l’ iniezione intracitoplasmatica di spermatozoi, è la tecnica con la quale è possibile fecondare un ovocita tramite iniezione diretta dello spermatozoo.
C’è da ricordare che gli ovociti sono molto più suscettibili alle basse temperature rispetto agli embrioni: per questo motivo la riuscita della vitrificazione dell’ovocita di una cavalla rappresenta un importante passo avanti nella riproduzione assistita equina.
In questo caso, sono stati prelevati gli ovociti dalle ovaie di una cavalla in un macello e quelli non maturi sono stati vitrificati e conservati nell’azoto liquido per una settimana. A seguire, sono stati prima scongelati rapidamente e poi messi in un’incubatrice fino alla loro maturazione.
Gli ovociti maturi sono stati successivamente fecondati tramite l’ICSI e messi per 9 giorni in un’incubatrice.
L’embrione ottenuto è stato successivamente trasferito in una cavalla ricevente il 20 giugno 2016, presso l’ Animal Embryo Centre Diergaerderhof in Olanda. Il 29 giugno 2016, mediante un’ecografia, è stata confermata la gravidanza della cavalla.
La crioconservazione degli ovociti apre nuove strade nel campo della medicina veterinaria: in un prossimo futuro si potranno conservare ovociti da fattrici di grande valore per l’allevamento e non solo embrioni.
Questo porterà ad una maggiore flessibilità per il proprietario per quanto riguarda la scelta dello stallone per le proprie fattrici.
Fino ad oggi il proprietario doveva decidere subito quale stallone utilizzare per fecondare gli ovociti prelevati.
Questo studio verrà pubblicato sulla rivista scientifica “Equine Veterinary Journal”.
Parlando di percentuali, solo il 30% circa degli ovociti vitrificati sono arrivati ad essere ovociti maturi e solo il 5% degli ovociti fecondati tramite ICSI, ha dato origine ad un embrione.
Usando invece ovociti freschi la percentuale di ovociti maturi che si può ottenere è salita al 60% e al 20% la percentuale di embrioni che possono essere trasferiti in una ricevente.
La nascita del VICSI è la conseguenza di un lungo lavoro di quadra: grazie a questa tecnica, si potranno preservare genetiche importanti, razze in via di estinzione e anche altri equidi come la zebra.
Tuttavia, prima che questa tecnica venga ottimizzata passerà del tempo. Per ora quindi, verrà messa a punto solo a livello di ricerca scientifica.
Fonte: alphagalileo.org Foto: web