Al via questo weekend il Master d’Italia ‘Memorial Dalla Chiesa’

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A 35 anni dal terribile attentato di mafia contro il generale Carlo Alberto dalla Chiesa e la moglie Emanuela Setti Carraro, il concorso a loro intitolato continua a onorarne la memoria.

Sede dell’evento, che vede un montepremi complessivo di 54.000 euro, sarà come sempre il circolo ippico GESE di San Lazzaro di Savena (BO).

Da giovedì 7 a domenica 10 dicembre avrà luogo la XXVI edizione del Master d’Italia ‘Memorial Dalla Chiesa’.

Questo concorso ippico di salto ostacoli indoor nazionale a sei stelle organizzato in memoria del generale dei Carabinieri Carlo Alberto Dalla Chiesa e della moglie Emanuela Setti Carraro, trucidati dalla mafia insieme all’agente di scorta Domenico Russo, a Palermo il 3 settembre 1982.

Parte dei proventi della manifestazione sono destinati alla Fondazione Setti Carraro Dalla Chiesa, per la cura delle malattie croniche dell’infanzia.

Il Master d’Italia è un appuntamento ormai più che consolidato e punto di riferimento nel panorama dell’equitazione italiana sia per i cavalieri, sia per i numerosi appassionati che ogni anno affollano le tribune coperte del Gese”, dichiara Lucio Guastaroba, co-fondatore del Memorial. Con lui nel comitato organizzatore Andrea Riffeser Monti, presidente onorario, Alessandro Zanini Mariani, presidente del Gese, e Niccolò Bagni, direttore tecnico agonistico.

Si parte giovedì mattina con la gara di apertura del Master d’Italia (premio Monrif Net), riservata ai cavalli di cinque anni e a seguire la categoria per i soggetti di sei anni (premio Cartotecnica Maga). Sarà quindi la volta delle prove più impegnative della prima giornata: la 135 (premio Due Emme Pack) e la 140 (Cartaria Monzese). Chiuderanno il pomeriggio le tre categorie addestrative delle finali del Circuito di Crescita Tecnica  Fise,  che per la prima volta si svolgeranno in contemporanea alle gare del Memorial.

Fino a domenica il programma del Master prevede gare di altissimo livello, tra cui spiccano il premio Comet di venerdì, categoria a tempo con ostacoli di 140 centimetri, il Piccolo Gran Premio di sabato (Simotop Group), e naturalmente il Gran Premio di domenica 10 dicembre (QN- il Resto del Carlino), che partirà alle 14,30 e decreterà il vincitore dell’intera kermesse. Tutti i percorsi portano l’autorevole firma del direttore di campo Fulvio Santi, assistito da Matteo Landi.

E a proposito di nomi autorevoli, tra i top player iscritti al Gran Premio figurano cavalieri del calibro di Filippo Moyersoen e Arnaldo Bologni, vincitori di ben tre edizioni ciascuno del Master d’Italia, Mirco Casadei e Natale Chiaudani, due edizioni a testa per loro, mentre a quota una vittoria ci sono: Gianni Govoni, Roberto Arioldi, Juan Carlos Garcia, Andrea Riffeser Monti, Alessia Marioni, prima e unica amazzone che compare nell’albo d’oro del concorso, e il campione in carica Giacomo Casadei, vincitore dell’edizione dello scorso anno. Non mancano naturalmente gli atleti in divisa: Filippo Bologni e Filippo Codecasa per i colori dell’Arma, Vincenzo Chimirri e Federico Ciriesi per le Fiamme Oro, Giulia Martinengo Marquet e Francesca Arioldi per l’Aeronautica.

Al termine del Gran Premio si svolgerà la premiazione e a seguire la suggestiva cerimonia di chiusura della manifestazione, affidata alla Fanfara dei Carabinieri.

L’ingresso al centro è libero.

Memoria e impegno civile contro tutti i tipi di mafia sono il fil rouge di questa manifestazione, che travalica l’ambito strettamente sportivo e si fa portavoce dei valori fondanti del vivere civile.

Proprio in quest’ottica il Comitato organizzatore del concorso, in particolare Lucio Guastaroba, con il sostegno dell’Arma dei Carabinieri e del Comune di San Lazzaro di Savena, organizza progetti educativi collaterali agli eventi sportivi. Attraverso lezioni e spettacoli teatrali si approfondiscono assieme ai ragazzi le tematiche della legalità e dell’antimafia.

La realizzazione di tutti i progetti educativi è affidata ad Alessandro Gallo, che da tempo unisce il suo lavoro di attore, autore e regista teatrale a un costante impegno contro le mafie.
Lui per primo, cresciuto in un quartiere difficile e con il padre camorrista in carcere, sa quanto sia importante coinvolgere in modo diretto le generazioni più giovani su questi temi: “Quest’anno abbiamo proposto a oltre quattrocento studenti delle scuole medie inferiori e medie superiori del territorio il percorso ‘di carne – di camorra si narra’. Si è trattato di un incontro-focus dettagliato sul tema adolescenza, devianze giovanili e criminalità”.

 

 

 

Foto/Fonte: FISE