Ci sono incontri che riescono a cambiare in maniera indelebile le persone.
Accade di continuo ma, alle volte, da questi incontri scaturisce qualcosa di assolutamente incredibile.
E’ in questi casi che cambia non solo la vita dei due soggetti in questione, ma anche quella di tutti coloro che hanno occasione di incontrarli.
La storia di Hassen Bouchakour e Peyo è iniziata in modo del tutto casuale: Hassen era un artista, un falconiere ed un ginnasta che era solito esibirsi in alcuni spettacoli. Un giorno, il giovane, ebbe l’idea di inserire nei suoi spettacoli anche Peyo, uno stallone sauro.
Nonostante l’addestramento a cui lo sottopose, non arrivò mai alcun risultato. Tuttavia, Hassen ebbe modo di notare l’incredibile empatia del suo cavallo con coloro che soffrivano di malattie o invalidità.
Da qui tutto ebbe inizio: Hassen iniziò a portare Peyo negli ospedali francesi per presentarlo ai bambini malati e agli anziani ricoverati nelle case di cura.
L’associazione “Gli zoccoli del cuore” venne fondata quasi immediatamente.
In un ospedale raccontano ancora adesso che «Abbiamo visto una persona che non camminava da due anni, alzarsi e andare verso il cavallo. Un altro che non parlava, raccontare i ricordi in maniera molto precisa».
In occasione di una sperimentazione condotta nell’Ehpad venne evidenziato come i pazienti, in presenza di Peyo, si sentissero maggiormente stimolati a reagire, ad esprimersi, a ricordare.
E’ stato riportato su numerose riviste che avere un cavallo non solo stimola il sistema nervoso simpatico, ma aiuta anche le persone diversamente abili. Che l’andare a cavallo fosse di aiuto per aumentare la concentrazione ed il rendimento in attività matematiche, lo avevamo già visto nel dettaglio tramite alcuni esperimenti pubblicati su Frontiers in Public Health (qui il link per leggere)… ma qui siamo davanti ad una svolta eccezionale: è possibile che la presenza di questi cavalli riesca ad avere effetti positiva anche in malattie gravi come l’Alzheimer?
Senza dubbio, sono tanti i quesiti che sorgono davanti alla reazione dei pazienti di fronte a Peyo… tuttavia, in attesa di risposte, non possiamo che essere felici per loro: grazie ad un cavallo hanno ritrovato il sorriso in una condizione di vita che, purtroppo, spesso li costringe a vivere nella paura, nella diffidenza e nella sofferenza.
Foto/Fonte: youtube/facebook/lastampa