Nell’ormai lontano 1979 nasceva la prima edizione di uno dei circuiti internazionali che hanno fatto la storia del Salto Ostacoli internazionale.
In questo 2019/2020 la serie di Coppa del Mondo compie 42 anni ed ha con in programma ben 106 tappe di qualificazione ed una Finale, già in calendario a Las Vegas (USA), a metà aprile 2020.
Ma come è nato questo incredibile e prestigioso circuito? Da dove è partita l’idea, la prima scintilla di un futuro brillante e di grandissimo successo?
Negli anni intorno al 1978 c’era una grande inquietudine tra i cavalieri: fondamentalmente, mancava un circuito in cui sfidarsi, una serie di eventi che permettessero uno sviluppo costante dello sport a livello professionale. Certo, gli eventi singoli indoor non mancavano, ma non erano collegati tra loro. Non c’era quella continuità, quel calendario preciso da seguire, quella ranking da scalare, quel podio a cui ambire.
Fondamentalmente, l’inverno era la stagione di pausa, un periodo di stallo dove si tirava il fiato e ci si preparava alla stagione successiva.
Ad avere questa primissima idea è stato Max E. Ammann, un giornalista svizzero classe 1938 ed un grande appassionato di equitazione. Alle volte basta poco, una passione, un qualcosa che valga la pena sviluppare. E così ha fatto. Tramite una lunga serie di contatti, conoscenze e persone giuste al momento giusto, nel 1979 è arrivato il tanto atteso esordio di un circuito che sapeva già di successo in larga scala.
Sponsorizzata da Volvo dal 1979 al 2000, da Rolex dal 2000 al 2013 e da Longines a partire da ottobre 2013, questa serie è diventata negli anni uno degli appuntamenti clou del Salto Ostacoli, uno degli eventi per eccellenza che la mente rievoca ogni qualvolta si pensa al Salto Ostacoli indoor.
Nonostante le modifiche apportate negli anni, la formula della sua Finale è unica e invariata da molto tempo: si inizia con una prova a Tabella C, seguita da una categoria a barrage e da una giornata di pausa. L’atto finale è una categoria a due round che va ad incoronare il vincitore della serie. Una formula di successo che permette a tutti di cercare di raggiungere la vittoria nella tanto ambita Finale.
Lo scorso anno, a prevalere è stato Steve Guerdat, che ha ottenuto la sua terza vittoria in una Finale di Coppa del Mondo insieme ad Alamo: prima di Gothenburg 2019, infatti, Steve aveva già vinto nel 2015 a Las Vegas con Albfuehren’s Paille e nel 2016 a Gothenburg con Corbinian. Prima di lui, solo Hugo Simon (1979 con Gladstone, 1996 e 1997 con E.T. FRH), Rodrigo Pessoa (1998, 1999, 2000 con Baloubet du Rouet) e Meredith Michaels Beerbaum (2005, 2008, 2009 con Shutterfly) sono riusciti a conquistare la vittoria della Finale per ben tre volte.
Con il livello di difficoltà tecnica sempre in ascesa, questa serie ha fatto sì che i cavalieri facessero quel salto di qualità necessario per uno sviluppo nella disciplina. Ora, la 42^ edizione sta per iniziare e siamo tutti in attesa di scoprire quali insidie affronteranno i grandi cavalieri prima di riuscire a strappare la qualifica per la Finale e almeno una vittoria in una delle varie tappe del circuito.
foto: equestrian.org-FEI