Lunedì 29 mattina l’infortuno: Periclea si fa male durante una delle quattro batterie della tratta che precede l’assegnazione dei cavalli alle dieci contrade che parteciperanno al Palio di Siena. Durante questa prova, la cavalla di 7 anni inciampa nei posteriori del cavallo che la precede, all’altezza della prima curva di San Martino.
Subito trasportata in clinica veterinaria, la diagnosi è quella di frattura dell’anteriore destro e poco dopo viene abbattuta. Periclea era alla prima esperienza in Piazza del Campo a Siena ma il suo nome era già noto fra gli appassionati e frequentatori dei palii, soprattutto in Sardegna. Appena un mese fa aveva corso nel Palio di Ferrara, ora Periclea non correrà più.
Un’altra delle tante storie di infortuni e conseguenti abbattimenti che riguardano i cavalli partecipanti al Palio di Siena. Ogni anno questo attira tanti interessati quanti contrari, ma la vicenda di Periclea non è certamente un buon biglietto da visita per la manifestazione che si terrà il prossimo 2 luglio.
Martedì 30 giugno, la procura di Siena ha aperto un fascicolo contro ignoti basato sull’ipotesi di reato di maltrattamento, attualmente però nessuna persona sarebbe iscritta nel registro indagati. E’ stata la Lega Anti Vivisezione (LAV) a mettere in dubbio la necessità di sopprimere Periclea a seguito del suo infortunio, chiedendo accesso agli atti veterinari, ma anche il Movimento 5 Stelle si è interessato al caso e ha chiesto l’apertura di una indagine sulle condizioni dei cavalli che parteciperanno al Palio di Siena, sui rischi cui sono sottoposti e sul tracciato nella persona del deputato Paolo Bernini.
Non mancano infine le polemiche sui social network dopo la terribile vicenda di Periclea, e su Firmiamo.it è stata aperta una petizione per chiedere la soppressione del Palio, che ad oggi riporta circa 12mila firme su 20mila necessarie affinché raggiunga il suo target.
Autore: Cecilia Casadei
Fonte: Repubblica.it
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