FEI: pena esemplare per un caso di abuso di cavallo

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Pena esemplare del Tribunale della FEI verso un cavaliere che aveva dopato e poi abusato del proprio cavallo fino a condurlo alla morte.

L’atleta (lo Sceicco Abdul Aziz Bin Faisal Al Qasimi) è stato sospeso per 20 anni e dovrà inoltre pagare tutte le spese del processo (15.000 franchi svizzeri) ed una multa (17,500 franchi svizzeri).

Il Tribunale della FEI ha poi dichiarato di “non aver mai giudicato un caso di abuso di cavalli di questa portata“.

Questo è davvero un ottimo risultato per il benessere dei cavalli e per la lotta contro il doping negli sport equestri“, ha dichiarato il Legal Director della FEI Mikael Rentsch. “Siamo molto felici di vedere emanata una sanzione così forte: è un severo avvertimento e dimostra che il Tribunale federale non tollera i casi di abuso di cavalli“.

Il fatto in questione era accaduto durante un evento internazionale di endurance ad una stella (CE1 *) a Fontainebleau, in Francia, il 15 ottobre 2016. Qui, il castrone di 10 anni Castlebar Contraband aveva subito una frattura all’osso dell’anteriore destro e aveva dovuto essere sottoposto ad eutanasia da parte del veterinario di servizio.

La dichiarazione della FEI sul caso descrive nel dettaglio come i campioni di sangue raccolti dal cavallo post mortem abbiano rivelato la presenza di Xylazine, una sostanza che viene utilizzata come sedativo, analgesico e miorilassante.

La xilazina è vietata nei concorsi ma è nota per essere usata nell’endurance per abbassare la frequenza cardiaca dell’animale. Inoltre, nella dichiarazione della FEI, è possibile leggere che su Castlebar sono state trovate lesioni multiple in una posizione mirata e con recenti segni di iniezioni, dimostrando che il cavallo aveva avuto dei problemi ancora durante l’allenamento e sia prima che durante la competizione. Questa desensibilizzazione, insieme all’osteoartrosi nell’articolazione dell’arto che si è poi infortunato, ha provocato fratture da stress che alla fine hanno causato il danno finale.

Nella sua decisione finale, il Tribunale ha spiegato che erano inoltre presenti diverse contraddizioni tra le dichiarazioni dei testimoni e dell’atleta.

Tra queste contraddizioni, c’erano le osservazioni sulle condizioni di Castlebar Contraband dopo l’incidente. Mentre l’atleta ed il suo team hanno dichiarato che il cavallo stava chiaramente soffrendo dopo aver subito la frattura, i testimoni presenti, tra cui anche il veterinario, erano dell’opinione che il cavallo non sembrasse avere dolore nonostante la zampa ferita.

Anche se ora è troppo tardi per il defunto, Castlebar Contraband, il Tribunale emette questa lunga sospensione come un severo avvertimento per altri cavalieri, riguardo al fatto che il Tribunale non tollererà altri casi di abuso di cavalli, in particolare di questa natura“.

L’atleta è stato sospeso per 20 anni totali – 18 anni per l’abuso di cavalli e due anni per la violazione della ECM rule.

La decisione può essere impugnata presso il Tribunale Arbitrale internazionale dello Sport.

SENTENZA FEI