Fieracavalli: i vincitori di Art&Cavallo

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Si è tenuta sabato mattina nel Padiglione 2 di Fieracavalli la proclamazione dei vincitori del concorso internazionale della mostra d’arte equestre Art&Cavallo – ideata dall’architetto Federica Crestani –, che è giunta quest’anno alla sua terza edizione.

I tre vincitori per le categorie pittura, fotografia e scultura sono stati selezionati da una giuria tra più di 150
artisti provenienti da tutto il mondo, dagli Stati Uniti all’Australia passando per Croazia e Germania. Un’open call internazionale che quest’anno è stata possibile grazie alla partnership con la galleria d’arte equestre Paard Verzameld di Amsterdam.

Tra i presenti alla premiazione anche un ospite d’onore: il critico d’arte Vittorio Sgarbi che, oltre ad aver commentato tutte le opere esposte – tra cui quelle vincitrici – ha fatto un excursus sulla figura del cavallo nell’arte, partendo dall’arte rupestre, passando dai cavalli del Partenone di Fidia, fino a quelli di San Marco a Venezia: «Dopo la figura umana, quella del cavallo è certamente la più rappresentata nell’arte. Esprime da sempre dinamismo e potenza, basti pensare che dall’avvento dell’automobile – massimo simbolo di modernità – la potenza di un motore si esprime in cavalli».

 

Il primo premio per la pittura è stato assegnato all’opera Cavallo (tempera su carta fotografica) dell’artista bergamasco Andrea Baleri, i cui lavori si inseriscono in una corrente artistica dove la pittura non è più mezzo per rappresentare, ma gesto di espressività, segno grafico essenziale.

Per la categoria fotografia è stata Maria Shutova, di origine russa, ad aggiudicarsi il primo posto grazie alla capacità di catturare, attraverso i suoi tre ritratti equini, l’anima del cavallo. Un’abilità che deriva dalla profonda conoscenza dell’animale che le permette di ritrarre perfettamente il carattere di ogni suo soggetto.

 

È invece il croato Hrvoje Dumančić ad aver conquistato la giuria per la categoria scultura. Con Sphera, Pangea e Circulation, Dumancic ambisce a rendere l’arte equestre più popolare; sia come artista che come atleta di salto ostacoli, i cavalli lo hanno sempre aiutato a trovare nuovi modi e idee per trasferire i suoi pensieri e punti di vista in un’opera d’arte.

 

Menzione speciale per Paolo Nicolai che, con la sua opera Il cavallo di Selene scarificato dalla fatica in plastiche riciclate, ha guadagnato il Kep Italia Prize. Per Nicolai il riutilizzo e la trasformazione della plastica come fosse marmo o bronzo è metafora di una nuova permanenza artistica: la plastica, come il nuovo marmo ci sopravvivrà, così come i marmi classici sono sopravvissuti alla classicità̀.

 

Nata nel 2019 con l’obiettivo di valorizzare la figura del cavallo e promuovere un approccio più etico e rispettoso nei confronti di questo nobile animale, la mostra d’arte contemporanea Art&Cavallo che raccoglie i lavori dei 30 finalisti del concorso internazionale è visitabile nel Padiglione 2 fino a domenica 7 e dal 12 al 14 novembre.

 

 

 

fonte: press office Veronafiere