Ci siamo!
Dopo l’arrivo dei cavalli nelle scuderie allestite a fianco del Centro Sportivo Antonella De Rigo a Fiames, la terza edizione di Italia Polo Challenge Cortina 2022 è entrata nel vivo ieri, mercoledì 5, con la presentazione delle squadre e la tradizionale consegna delle maglie alla Conchiglia di Piazza Dibona, cui è seguito il cocktail di benvenuto per i team all’Hotel de la Poste, abituale quartier generale e club house di giocatori, sponsor e comitato organizzatore.
A fare gli onori di casa il sindaco ampezzano Gianpietro Ghedina che ha manifestato tutta la sua soddisfazione per il rinnovato legame tra Cortina e il polo sulla neve.
Con lui Alessandro Giachetti, responsabile del Dipartimento Polo della FISE che, insieme al Comune di Cortina d’Ampezzo collabora fin dall’inizio all’organizzazione dell’evento: “Da sempre l’appuntamento con il polo sulla neve a Cortina d’Ampezzo è uno dei momenti più attesi della stagione invernale nella vallata ampezzana. Una tradizione che risale ormai al 1989, quando per la prima volta si giocò il primo torneo sul lago di Landro. Nato con la nuova formula dell’Arena Polo, specialità molto spettacolare, Italia Polo Challenge Cortina è già alla terza edizione consecutiva: un evento che ci ha dato finora grande soddisfazione, nonostante le difficoltà degli ultimi anni. La nostra speranza resta sempre quella di avere il polo inserito almeno a titolo dimostrativo nel programma dell’Olimpiade Invernale di Milano Cortina 2026”.
Da oggi, giovedì 6, a sabato 8 le squadre e i loro polo pony daranno spettacolo, dove nelle prime due giornate si disputeranno le partite di qualificazione e in quella di sabato le finali, sempre con inizio nel tardo pomeriggio sotto la luce dei riflettori (alle 17:30 e alle 18:30).
Nella prima partita si affronteranno Battistoni e Goldspan, nella seconda toccherà invece a Hotel de la Poste e U.S. Polo Assn. Domani le vincenti dei match odierni se la vedranno con le sconfitte e le due sfide serviranno a designare le finaliste di sabato.
Queste le formazioni dei polo team in campo:
BATTISTONI (Stefano Giansanti ITA – hp 1, Capitano; Sasha Hauptmann GER – hp 2; Patricio Rattagan ARG – hp 4)
GOLDSPAN (Valentin Novillo Astrada ARG – hp 6; Pablo Guinazù ARG – hp 4; Bert Poeckes LUX – hp 0, Capitano)
U.S. POLO ASSN. (Patrick Maleitzke GER – hp 5; Clement Delfosse FRA – hp 5; Daniel Deistler GER – hp 0, Capitano)
HOTEL DE LA POSTE (Felix Beguerie ARG – hp 5; Therence Cusmano ITA – hp 1; Martin Magal SVK – hp 0, Capitano)
POLO ON SNOW: CURIOSITÀ E REGOLE
Novanta metri di lunghezza e sessanta di larghezza, queste le misure del campo da gioco allestito al Centro Sportivo Antonella De Rigo di Fiames che da stasera (primo match ore 17:30) domani ospiterà le partite di Italia Polo Challenge Cortina 2022.
Il torneo si giocherà sotto la luce dei riflettori, primato assoluto questo che spetta a Cortina visto che il ‘polo on snow’ in notturna ha debuttato con Italia Polo Challenge proprio qui nel 2020 e nel 2021 con i due ‘test match’.
La formula di gioco è quella dell’arena polo, con squadre di tre giocatori ciascuna che si affrontano in partite articolate su quattro ‘chukker’ (tempi di gioco) ciascuno della durata di cinque minuti e mezzo effettivi (il tempo viene fermato ogni volta che il gioco si ferma).
Altra particolarità del polo sulla neve è rappresentata dalla palla di gioco, più grande di quella normale che si fermerebbe sulla neve smossa dai cavalli, e soprattutto di colore rosso per essere ben individuata dai giocatori.
La partita è diretta da un arbitro, nel caso del torneo di Cortina, l’italiano Franco Piazza, che avrà il compito di regolare il gioco. Anche l’arbitro, riconoscibile dalla maglia a righe bianche e nere verticali, sarà a cavallo.
Quarantotto i cavalli a disposizione dei dodici giocatori che li alterneranno in campo dopo ogni ‘chukker’ di ogni match.
La bardatura dei cavalli da polo sulla neve non differisce da quella classica. Diversa è invece la ferratura dei polo pony (questo il nome dei cavalli da polo) che prevede i ‘ramponi’, cioè dei ‘tacchetti’ che vengono avvitati sotto i ferri, e una speciale soletta di gomma che il maniscalco posiziona tra zoccolo e ferro per evitare che la neve accumulandosi e comprimendosi formi uno spessore ghiacciato che renderebbe instabile la presa sul terreno.
fonte: fise