Una triste realtà [IMMAGINI FORTI]

1 di Vi

Che l’uomo fosse, di fatto, il vero pericolo è cosa nota a tutti. Ed è palese.

Per quanto si possa discutere, gli animali racchiudono gran parte dell’umanità che l’essere umano ha perso nel tempo.

Gli animali non agiscono per coscienza malata, avidità, egoismo o per puro divertimento nel veder soffrire altre specie. Queste, sono cose che fa l’uomo. L’essere umano fa una scelta nel momento stesso in cui certe folli idee iniziano a prendere forma nella loro mente (malata). Già di per se’, la caccia poteva essere comprensibile ed accettata nel Medioevo. Perché, per quanto fosse crudele uccidere, era necessario per la sopravvivenza.

Attualmente, la caccia è uno sport pure riconosciuto.

Non voglio aprire discussioni sulla caccia alle anatre/caprioli et similia, ma voglio solo portare all’attenzione un fatto che è la crudeltà e la mancanza più assoluta di umanità: esiste, perché è tristemente noto che esista, la caccia ai cavalli.

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Ed è un gioco, un passatempo che, davvero, mi fa venire la pelle d’oca solo per il fatto che al mondo ci sia stata una mente in grado di pensare una cosa del genere.

E’ vero, i cavalli selvatici non sono altro che cavalli abbandonati dall’uomo. Che ci piaccia o meno, questa è la verità. Anche i mustangs, sono tutto ciò che resta dei cavalli abbandonati nelle pianure americane. Fino a circa 30 anni fa, erano milioni: come mai, all’oggi, non ne sono rimaste altro che poche decine di migliaia? Certamente ci saranno stati degli esemplari che saranno morti di morte naturale, altri che saranno state vittime di predatori… ma, purtroppo, la maggior parte di questi cavalli sono caduti nelle trappole di cacciatori e/o bracconieri. In Messico e in Canada non è vietato cibarsi di carne equina e, sicuramente, molti di quei numerosi esemplari di cavalli mancanti all’appello sono finiti nella rete della macellazione. Questo ci fa (quasi) pensare che le migliaia di cavalli ancora vivi negli immensi spazi aperti dell’America non siano altro che delle riserve di carne fresca da cacciare.

Ed è una cosa talmente difficile da digerire… come può, l’essere umano, predicare di sviluppo e progresso se poi ci capitano davanti agli occhi delle immagini degne dei peggiori barbari del IV secolo? Come possiamo accettare e tacere davanti a questa crudeltà? Come può esistere?

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Quale mente potrebbe mai ideare un gioco, un passatempo, un lavoro/commercio che contempli l’uccisione di questi animali?

Che strada sta percorrendo, l’essere umano, se è in grado di mettere a tacere la propria coscienza per dedicarsi a questo orrore? E’ una strada cupa e piena di orrori. Un baratro senza fine.

L’umanità deve iniziare a farsi delle domande, ad aprire gli occhi e a smettere di giustificare. Sono valori che vengono a mancare, la mancanza di rispetto verso ogni cosa/animale/persona che non sia l'”io” egoista, avido e cieco davanti alla realtà dei fatti. Se non si ferma questo scempio, quel baratro finirà per accoglierci tutti.

Notizia e fotografie tratte da Horse-Angels