Salto Ostacoli: Barcellona lascia il segno

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ll barrage della finalissima del circuito Furusiyya FEI Nations Cup 2016 è stato semplicemente straordinario.

Uno spettacolo vero e proprio di equitazione di altissimo livello. Un epilogo degno di essere ricordato come uno dei più mozzafiato della storia del circuito. GB contro Germania, Skelton contro Ehning. Un duello davvero incredibile che ha lasciato a bocca aperta tutti coloro che hanno avuto modo di vedere la gare. E come dimenticare il Kaiser che si ritira ufficialmente dalle gare a squadre? Nella sua ultima gara, chiude la carriera con un percorso netto, liscio come l’olio, come tramonto splendido, tranquillo e degno di un sole che ha brillato per anni con una carriera impossibile da emulare. L’ultimo oro, ovviamente. Solo lui poteva firmare la finale a squadre insieme ai colleghi tedeschi, sul gradino più alto del podio. Quel gradino che alle Olimpiadi di Barcellona del 1992 era stato suo.

Spettacolo, ecco cos’è stata questa finale. Puro spettacolo.

Ed i nostri azzurri? Entrare nelle 8 squadre finaliste era stato già un successo. Dopo anni in cui l’equitazione italiana ha visto un continuo alternarsi di luci ed ombre, il sole sembra essere sul punto di splendere più brillante che mai.

Quarti, siamo riusciti ad arrivare ai piedi del podio. Sarebbe stato bello salirci? Sì. Siamo comunque felici del successo raggiunto? Sì.

Magari sulla carta, sulla classifica, non si rende abbastanza l’idea; ma i nostri quattro cavalieri sono stati veramente formidabili.

Lorenzo de Luca ed Ensor de Litrange ormai si sono confermati come binomio ben consolidato e ben affiatato. Dopo Dublino e Calgary, ecco Barcellona. Un’ascesa veloce verso una vetta che, il nostro binomio, sembra volersi gustare ancora per molto. Chiude con due tra i percorsi netti più belli e convincenti, questa finale. Sorprendente anche Gianni Govoni in sella ad Antonio. Sulla scia del binomio de Luca/Ensor, anche loro si stanno prepotentemente andando ad affermare ai massimi livelli. Un cavallo “attore”, di carisma, che sul percorso vuole lasciare il segno, e Govoni che lo asseconda, che quasi fa esaltare il carattere di Antonio. Un ritorno decisamente in grande stile, al top dell’equitazione internazionale, dopo anni e anni passati ai margini di questi livelli, dove tutto ci fa pensare che forse questi due avevano solo bisogno di trovarsi, di intrecciare le loro vite per regalarci dei percorsi e dei risultati spettacolari.

E che dire di Bruno Chimirri e Tower Mouche? Una barriera sbava leggermente il risultato, ma poco importa… Tower Mouche è comunque un cavallo giovane, alle prime gare veramente importanti. Non ci sono dubbi, questo binomio ci regalerà ancora dei percorsi splendidi. E’ una speranza che va coltivata, nel modo più assoluto, una certezza che ci scalda il cuore.

Last but not least, il binomio Bucci/ Casallo Z: una distanza tra un verticale ed un largo insidioso macchiano il percorso di questo binomio. Ciònonostante, questi due si affermano nuovamente tra i binomi migliori del panorama internazionale. Il loro rendimento è costante, accertato e sempre piacevole da guardare, da ammirare.

Così si è chiusa la stagione 2016. Con la certezza di potercela fare, di essere sulla via del ritorno. Come si sul dire, la salita è sempre faticosa, ma dalla cima la vista  fantastica. E ormai lo possiamo quasi dare per certo: i nostri azzurri avranno modo di ammirare e di gustarsi quel panorama in tutto il suo splendore.

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Foto: www.eurosport.com