Attesissimo, il Rolex Grand Prix, gara conclusiva del CHI de Genève, ha avuto inizio alle ore 14:30 circa di domenica 10 dicembre.
Tra i 40 binomi al via, spicca un solo italiano: si tratta di Emilio Bicocchi in sella al fenomenale Sassicaia Ares.
Erano davvero alte le aspettative per quello che è l’evento indoor più importante del mondo.
Tra gli altri nomi, spiccavano quelli di Eric Lamaze e Fine Lady 5, vincitori della Rolex IJRC Top 10 Final edizione 2016; del neo Presidente dell’IJRC Kevin Staut, cavaliere vincitore ieri sera della Rolex IJRC Top 10 Final, stavolta con Vendome d´Anchat HDC; Simon Delestre con Hermes Ryan; Bertram Allen con Hector van d´Abdijhoeve; Gregory Wathelet con Coree, binomio vincitore del Gran Premio Rolex di Aachen lo scorso luglio e Cian O’Connor con il fenomenale grigio della sua allieva Lillie Keenan, ovvero Fibonacci 17, solo per citarne alcuni.
Il livello di questa categoria era davvero altissimo, tra i percorsi che hanno tenuto più il pubblico con il fiato sospeso, spiccava quello di Pedro Veniss con Quabri de l´Isle, vincitore del Gran Premio di Ginevra lo scorso anno. Il cavaliere brasiliano e la saura di 13 anni hanno portato a termine una bellissima gara macchiata solamente da una penalità sul tempo, che li ha portati ad occupare la 7^ posizione della classifica finale.
Sfuma il sogno di vedere il nostro Emilio Bicocchi in barrage anche quest’anno: purtroppo, una barriera caduta ed una penalità sul tempo fanno scivolare il binomio Bicocchi/Ares in 22^ posizione con 5 penalità complessive.
A metà della gara non era stato ancora concluso nessun percorso senza errori o sbavature per il tempo. Durante la seconda metà della categoria, invece, abbiamo visto qualificarsi al jump off: Gregory Wathelet con Coree; Harrie Smolders con Don VHP Z; Henrik Von Eckermann con Mary Lou 194; Kent Farrington con Gazelle; Cian O’Connor con Fibonacci 17.
Alla fine, dopo un jump off combattuto all’ultimo secondo, la vittoria di questo prestigioso Rolex Grand Prix è andata al fenomenale cavaliere statunitense e n°1 della ranking mondiale Kent Farrington con Gazelle (0/0-44.96″).
A seguire, abbiamo visto sul podio lo svedese Henrik Von Eckermann con Mary Lou 194 (0/0-45.49″) ed il belga Gregory Wathelet con Coree (0/0-45.69″).
Inoltre, hanno terminato rispettivamente in quarta e quinta posizione l’olandese Harrie Smolders con Don VHP Z (0/0-49.89″) e l’irlandese Cian O’Connor con Fibonacci 17 (0/4-48.88″).
Nella classifica sono presenti anche i video di ogni percorso a fianco del nome del cavaliere.
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