FEI Sports Forum 2017: Coppa delle Nazioni dovrebbe essere il miglior prodotto

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“Coppa delle Nazioni dovrebbe essere il miglior prodotto che abbiamo” queste le parole di Steve Guerdat

La prima sessione dello FEI Sports Forum di Losanna ha visto i vertici della FEI impegnati in un confronto con i cavalieri.

L’argomento principale della giornata è stato il futuro, o il possibile futuro del circuito di FEI Nations Cup.

E ‘solo una questione di soldi al momento”, ha detto Guerdat, che dal Messico era tornato in Europa per l’occasione e dovrà tornare a Miami per la prossima tappa del Longines Global Champions Tour dove parteciperà alla fine di questa settimana. “Penso che dovremmo concentrarci sul rendere la Coppa delle Nazioni il prodotto migliore che abbiamo. L’investimento principale dovrebbe essere fatto su come rendere questo prodotto così buono che gli sponsor siano disposti a investire. Non dovrebbero essere i soldi il centro di tutta la faccenda
Per quanto riguarda il formato della serie di Coppa delle Nazioni, Guerdat ha detto: “Non penso che dovremmo cambiare il format più di tanto… dovrebbe rimanere così com’è.

Guerdat ha ottenuto il sostegno di Nayla Stössel, presidente dello CSIO di San Gallo e la discussione si è poi spostata sui vari livelli di CSIO.

Da un lato, c’era chi riteneva giusto portare tutti a un livello 5*, ma a parole e idee è facile esprimersi. Non è possibile presentare delle squadre che arrancano a quel livello. Per questo motivo sono necessari sia i 3, i 4 e i 5*: ognuno si regola in base alla preparazione dei propri cavalli.
E’ giusto il grande spettacolo, ma perde di significato se scendono in campo soggetti non ancora pronti fisicamente e mentalmente.

Nella discussione, sono intervenute anche delle giovani promesse: i tre livelli di CSIO sono importanti anche per i cavalieri che iniziano a presentarsi in questi campi. A loro serve esperienza, e con i 3/4/5* è possibile maturare ed arrivare pronti senza dover bruciare le tappe, senza dover vedere abbassarsi il livello generale, dove verrebbero massacrati dai più forti o senza doverlo alzare ancora, dove non riuscirebbero a concludere in maniera dignitosa se ancora non preparati.

Anche la riduzione ai primi 100 nella ranking è stata oggetto di discussione, così come i montepremi nei vari eventi.

Sembriamo essere ancora ben lontani da un accordo definitivo, ma come ha detto il rappresentante della federazione greca “Il circuito di FEI Nations Cup è il prodotto più importante della FEI: è la nostra tradizione, la nostra anima, la nostra storia. Dobbiamo pensare bene ai cambiamenti da fare e non dobbiamo essere radicali. Non sono sicuro che tutti i cambiamenti proposti portino effettivamente delle migliorie. La ragione per cui non abbiamo un prodotto perfetto è il fatto che continuiamo a fare dei cambiamenti. Sembriamo dimenticare  che facciamo quello che facciamo per lo sport, per il nostro sport. E se siamo conosciuti, è grazie a Coppa delle Nazioni.”

In queste due ore e mezza di discussione sono state dette molte cose, molte opinioni e molte idee. Nulla è definitivo e questa è solo una prima sessione di confronto tra FEI, cavalieri, proprietari, Jumping Riders Club, Jumping Owners Club e tra tutti coloro che vivono in questo ambiente.

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Foto/Fonte: WoSJ