Oliver Townend e le scuse ufficiali dopo l’edizione 2018 del Badminton Horse Trials

0 di Vi

Oliver Townend si è scusato ufficialmente sul web dopo essere stato ammonito dalla Giuria di Badminton a causa dell’uso eccessivo del frustino durante il percorso di cross.

Il cavaliere britannico, infatti, ha dichiarato sulla sua pagina Facebook di essere molto dispiaciuto per l’accaduto.

Il mio istinto per la competizione ha preso il sopravvento, sono molto contrariato per come mi sono comportato” ha scritto sul noto social network.

Il 36-enne britannico, vincitore dell’edizione 2009 del Badminton Horse Trials, stava cercando di aggiudicarsi il premio da 255.000 sterline che va al cavaliere che riesce a vincere i CCI4* di Burghley, Kentucky e Badminton.

Nonostante le scuse pubbliche del cavaliere fossero prevalentemente rivolte ai giovani e a tutti coloro che lo considerano un modello da seguire, sul web si è scatenato un vero e proprio vespaio.

Tra chi lo accusa di “essere indegno” a chi si chiede come mai la Giuria non lo abbia sospeso, le critiche nei suoi confronti non si sono certo risparmiate.

Mi impegno sempre a montare i miei cavalli al meglio e cerco di essere il più leggero possibile quando sono in sella. Sono costantemente preoccupato per il loro benessere. Li amo e vivo per loro“.

Ma era davvero necessario dover ribadire un simile concetto? Senza il minimo dubbio, Townend ha sbagliato. Ha esagerato e, una volta rivisti i filmati dei percorsi, ha chiesto scusa. Pubblicamente.
Per quanto gli appassionati e/o gli utenti che seguono la vicenda possano ritenere che il cavaliere meritasse una sospensione e che le sue azioni dovessero avere conseguenze ben più gravi, non dobbiamo dimenticare che è pur sempre un essere umano e, in quanto tale, ha il diritto di sbagliare e di commettere dei passi falsi.

Parlare di “personaggio pubblico” e di “modello per i giovani” va bene ed è corretto, ma questo non significa che non abbia la possibilità di sbagliare come tutti gli esseri umani.

La libertà di espressione che sancisce il diritto di ogni persona ad esprimere liberamente le proprie convinzioni non dovrebbe dare a nessuno la libertà di insultare e di crocifiggere un personaggio pubblico. Esternare un parere è un diritto, non un sinonimo di mancanza di rispetto e di educazione.

Oliver Townend è un cavaliere che, per quanto impulsivo, ha sempre cercato di trattare al meglio i suoi cavalli. Nonostante questo, ha commesso un errore, riconoscendo ed ammettendo le proprie colpe.
Tanto deve bastare.
Chi di competenza ha già espresso il proprio parere nella giornata di sabato.


Foto/Fonte:
FB