“La vita deve essere una bella avventura e non una battaglia continua” – Eric Louradour

1 di Vi

“La vita deve essere una bella avventura e non una  battaglia continua”  inizia a scrivere così, Eric Louradour, ovvero colui che ha guidato i nostri giovani talenti negli ultimi 13 mesi.

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In una lettera scritta di proprio pugno, Eric Louradour si racconta. Scrive degli ultimi 13 mesi: lunghi, colmi di lavoro e soddisfazioni che, però, sono giunti al termine.

Racconta le speranze e i sogni di quella persona che ha rivestito un ruolo fondamentale ed impegnativo. Condivide ogni suo pensiero e, come purtroppo spesso accade in Italia, non troviamo risposte sensate, ma solo punti interrogativi.

“Ho cercato con tutto il  cuore, in questi ultimi 13 mesi, nel ruolo di tecnico federale del settore giovanile, di dedicare tutto il mio tempo allo sport, di trasmettere tutto il mio sapere sia ai giovani che ai loro istruttori e a tutti gli accompagnatori o appassionati. Ho parlato di equitazione classica, di cultura equestre, di etica. Ho usato solo messaggi positivi. Ho cercato di avere certi atteggiamenti per invogliare gli osservatori ad imitarmi. Ho fatto tutto questo, al fine di sensibilizzare sulla bella e giusta equitazione praticata dai migliori cavalieri a livello mondiale. Da anni li frequento, li osservo e ho lavorato con alcuni di loro. Ho avuto la fortuna di vederli da vicino durante il circuito del Global Champions Tour che ho seguito con i miei allievi durante gli ultimi 8 anni prima di tornare da voi. Ho cercato anche di trasporre i diversi metodi di equitazione nel rispetto del cavallo e di tutti quei valori  trasmessi dalla mia famiglia e dallo sport. Ho trascurato la mia vita privata vivendo dagli amici che ho in Italia o in hotel. 
Ho passato delle ore in treno dove riprendevo energie evitando così di dover guidare. 
Ho fatto fino a 2 stage a settimana dando il massimo senza risparmiarmi.
Durante i week-end ho sempre osservato i ragazzi nei campi di gara. Nel tempo libero, gratuitamente, ho fatto lavorare alcuni di loro che potenzialmente si sarebbero potuti qualificare o che dopo erano già qualificati per i campionati europei . 
Non ho venduto un cavallo, né fatto stage in giro a pagamento.”

“Non rimpiango niente. – continua – Ho fatto tutto di mia volontà, pienamente dedicato allo sport, ai tesserati e per il bene comune. 
Il mio stipendio al netto, dopo le trattenute varie delle tasse ed assicurazioni è stato intorno a 2500€ al mese. 
È tutto a posto dunque. Quanti bei ricordi che terrò nella mia testa e nel mio cuore! Ci sono solo due piccole cose che rimpiango.
In questi ultimi mesi si sono fatte troppe critiche, si è parlato di politica, di guerre per delle poltrone ed in questo clima confuso non ho fatto molti stage in giro. È un vero peccato dover abbandonare i ragazzi e questo bel progetto che permetteva di “divulgare la buona parola” e di approfittare al massimo della mia esperienza. L’equitazione italiana sta vivendo un periodo molto positivo a livello internazionale con alcuni cavalieri eccezionali. È il momento giusto per approfittare di questo tempo positivo per sensibilizzare, motivare, andare avanti, construire… per riuscire ad accettare e vivere meglio i momenti difficili che la vita ti può imporre.”

IMG_20170206_123845_978“Dopo i Campionati Europei,  ho scritto una lettera aperta dove invitavo le persone a cambiare mentalità: poi, da alcuni, mi è stato subito rinfacciato che facevo politica. 
Al momento non  ho capito bene perché ce l’avevano con me, visto che avevo scritto questa lettera da “buon amico ” che vuole bene ai suoi amici e che, nei loro confronti, sentiva il desidero di essere sincero ed onesto. Per certi versi,  il mio sbaglio più grosso è stato quello  di avere parlato positivamente del Presidente Orlandi. Il mio però non è stato un elogio al “politico” ma  all uomo.  Ho cercato solamente, parlando di lui, di riunire tutti dietro al suo progetto, volendo evitare così la formazione di gruppi o polemiche sterili.
Oggi riconosco che sono stato molto ingenuo ma osservando e lavorando al fianco di questo grande cavaliere, sono rimasto veramente impressionato.  Un uomo di una certa età che vive ogni giorno la sua passione con una forza ed una vitalità incredibile e che spende così tanto tempo ed energia per risanare la FISE… Chapeau! Cosa c’era di male nel rispettare un ex grande atleta, un uomo competente, onesto, elegante, dedicato e appassionato e che in più credeva in me e mi aveva dato questo ruolo di tecnico? 
Sono stato soltanto sincero e riconoscente ma anche tanto stupido da non ricordarmi che in questo mondo si è sempre vittima delle proprie parole e non ci sono solo persone gentili e ben educate.”

“Nel mese di dicembre ho avuto delle proposte di lavoro all’ estero. Le ho rifiutate perché mi piaceva quello per cui eeo stato chiamato e mi era stato promesso un contratto di un anno anche se il presidente federale fosse cambiato. Tuttavia, a mia insaputa, è stato sconsigliato al Presidente Orlandi di firmarlo. Cosi all’inizio di gennaio sono venuto a sapere con grande amarezza che era valido soltanto fino al 31 di questo stesso gennaio e lì c’è stata la delusione più grande. Come tanti, ho delle spese, ed oltre ad aiutare i miei genitori ormai anziani, ho anche degli impegni bancari da sostenere e a questo punto è con grande tristezza che dichiaro di aver dovuto reagire e pensare al mio futuro.”

“Fortunatamente ho avuto diverse proposte di lavoro in Italia che valuterò perché,  in qualunque caso, voglio stare in questo paese che adoro e andrò avanti con certi progetti che avevo pensato in questo anno di lavoro: ad esempio, concorsi di allenamento con un buon livello tecnico e regole diverse per fare crescere bene cavalli e cavalieri, stage, una scuderia di giovani cavalli.
Cercherò sempre di aiutare i cavalli e gli appassionati della bella equitazione a vivere meglio nel rispetto dei cavalli e a progredire attraverso messaggi e fatti, visto che solo questi ultimi contano nella vita.”

“Grazie di cuore a tutti i giovani, i genitori, gli istruttori, i groom, gli accompagnatori e gli osservatori per i bellissimi momenti pieni di emozioni che mi hanno permesso di gioire nell’anno trascorso insieme.
Grazie per le meravigliose  medaglie per le quali abbiamo lottato, per la vostra disponibilità e la stima che avete dimostrato. 
Grazie a tutto lo staff della Fise e particolarmente a quello con il quale ho collaborato più strettamente. 
È stato  un vero onore e piacere lavorare con le sei adorabili ed efficaci segretarie responsabili del settore salto ostacoli; con il saggio  e stupendo manager Marco Retano; con il cavaliere esteta e Gentleman Stefano Scaccabarozzi, con il veterinario epicureo e competente Roberto Alzati, e con il presidente Orlandi per la sua stima e fiducia. Ho adorato questo ruolo di “guida” e spero che i giovani abbiano imparato alcune cose standomi vicino.”

Prima di lasciarvi vorrei dare a loro  alcune ultime raccomandazioni:
– Abbiate fiducia in voi, nel vostro potenziale e nel vostro futuro, perché con l’impegno e la determinazione “uno piccolo” può diventare molto grande.
– Ricordatevi di sapere perdere del tempo per guadagnarne. 
– Divertitevi ma rispettate i cavalli ed il tempo che è necessario per “digerire lentamente” ogni tappa indispensabile per la vostra buona crescita nella fiducia e nella sicurezza.
 -Non dimenticate che siete approdati all’ equitazione  prima di tutto perché eravate affascinati dal cavallo, non dalla competizione. Continuate dunque ad amarlo e rispettarlo; siate più esigenti con voi stessi e meno con lui. 
 – Rispettate bene le regole di sicurezza.  Troppe persone con poca esperienze non sono abbastanza sensibilizzate su questo o quelli che ne hanno troppa, cadono nella routine prendendo troppi rischi. Questo mondo è pieno di bravi cavalieri ma i veri uomini di cavalli sono più rari. Andate in questa ricerca. Vi aiuterà ad avere successi a cavallo ed evitare incidenti stupidi. 
– Diventare un atleta di un certo livello richiede sforzi e sacrifici ma è un insegnamento fantastico per la vostra vita, dunque forza!   
Dovete essere onesti con voi stessi, con i vostri istruttori e genitori o sostenitori. Impegnatevi e dedicate il tempo necessario in funzione dei vostri obiettivi. 
– Il cavallo è uno degli animali il più generosi che ci sia e se non risponde bene alle vostre domande è semplicemente perché non lo conoscete abbastanza. Forse non avete formulato bene le vostre richieste oppure non sapete esattamente come funziona fisicamente e mentalmente.
– A cavallo non c’è “una” posizione ma “delle” posizioni,  come del resto non c’è “un” metodo ma “dei” metodi in funzione al  cavallo; come è fisicamente, mentalmente, dalla sua età, del suo livello di dressage, dai suoi atteggiamenti, dalla sua storia di vita … 
– L’equitazione è una questione di sensazioni. Non lavorate i cavalli in modo meccanico o statico … imparate a sentire mantenendo una grande scioltezza fisica e mentale. 
– Imparate a gestire le vostre emozioni !
Non si può controllare un cavallo senza essere capaci di controllare se stessi. 
Non esistono migliori maestri di cavalli per farvi imparare a gestire le vostre emozioni.  
– Non dimenticatevi che il pregio di un uomo intelligente è di essere interessato ed interessante. Aprite bene i vostri occhi, le vostre orecchie e la vostra mente. 
Tutti i progressi in equitazione sono il frutto  di una rimessa di domande da parte del cavaliere. 
– L’equitazione è una bellissima scuola di vita e spero di essere stato un punto di riferimento per voi. Spero tanto che anche il mio successore vi sensibilizzerà su questi valori che differenziano l’equitazione da tutti gli altri sport. 
– Ricordatevi che nella natura tutto è in armonia: “Quando c’è  del vento gli alberi si piegano nel suo senso “, riportato al cavallo o nella vita, questo concetto vi permetterà di evitare tutti conflitti.
 – Per finire, state attenti ragazzi: il furbo trova sempre chi è più furbo di lui e nella vita c’è sempre un effetto boomerang. Le più grandi risorse di questo mondo sono umane. L’unione fa la forza e le più grandi fortune mondiali sono state realizzate con l’intelligenza, il lavoro, la serietà, un progetto straordinario o un’ idea originale e con una strategia precisa e ben pensata, entrando in tutti minimi particolari per creare fiducia, adesione e dei grandi gruppi.  In Italia ci sono tanti talenti e un potenziale incredibile. Lavorate seriamente e nel rispetto e vedrete quanto è bella la vita e quante porte si apriranno!

Vi auguro di vivere un bel percorso equestre ed una lunga e bella vita. 
Grazie ai cavalli ho trovato la felicità e l’equilibrio. Sono convinto che anche voi li troverete se li amerete e rispetterete. Ricordatevi che questo nobile essere affascinante non vi tradirà o deluderà mai.

Sportivamente vostro. 

Eric Louradour”