Le preoccupazioni della Federazione Europea Equestre

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La Federazione Europea Equestre si mobilita contro i sistemi d’invito non più basati sulle prestazioni e contro l’aumento delle quote di iscrizione

La Federazione Equestre Europea (EEF) è preoccupata del fatto che la disciplina del Salto Ostacoli si sta sviluppando in una direzione in cui potrebbe diventare accessibile solo a coloro con grandi mezzi economici.

Il sistema di inviti approvato dalla FEI per il Global Champions Tour (GCT) e per la Global Champions League (GCL), nonché una proposta di aumento delle tasse di iscrizione nei maggioro CSI in Europa, sono due dei fattori che fanno preoccupare la EEF.

Il timore più grande è che questa disciplina possa diventare esclusivamente per persone con un certo tipo di entrate e anche formata da quest’ultime.

Sitemi di invito: FEI e GCT in una tregua.

Negli ultimi anni, vi è stato un dialogo tra il consiglio EEF nonché un gruppo di lavoro EEF da un lato e il direttore della disciplina del Salto Ostacoli e Presidente della commissione FEI sull’altro, al fine di trovare un accordo soddisfacente per un sistema di inviti in tutto il mondo per tutti i CSI a cinque, quattro, tre e due stelle.
Sulla base di questo lavoro è stato introdotto il seguente sistema di inviti:
* 60% degli inviti provengono direttamente dalla ranking mondiale FEI in ordine decrescente
* 20% degli inviti sono riservati ai cavalieri di casa e da tre/quattro wild-card FEI
* 20% degli inviti sono riservati per gli organizzatori stessi (molte sono pay-card)

Questo sistema, tuttavia, non è stato applicato per gli eventi riguardanti il GCT e la GCL. Nelle regole approvate dalla FEI del GCT per la stagione 2017, il sistema di inviti si basa su quattro gruppi di cavalieri e si presenta come segue:

  • Gruppo 1: è composto dal 30% del numero di cavalieri partecipanti, ed i singoli atleti verranno invitati in ordine decrescente dalla ranking Longines FEI
  • Gruppo 2: è composto da 30% del numero di cavalieri partecipanti, e saranno coloro che faranno parte delle squadre della GCL prese dalla ranking Longines FEI Top 250 del 31 agosto dell’anno precedente (massimo 1 per squadra)
  • Gruppo 3: è composto da 10% del numero di cavalieri partecipanti, con una wild-card FEI e dai cavalieri di casa selezionati dalla federazione nazionale del paese ospitante
  • Gruppo 4: è composto da 30% del numero di cavalieri partecipanti selezionati dal comitato organizzatore. Gli inviti di questo gruppo possono essere utilizzati solo per invitare gli atleti del team GCL in modo che ogni squadra partecipante alla GCL abbia tre membri del team. Non è obbligatorio che gli atleti vengano scelti tra le ranking Longines FEI.

L’EEF illustra come il sistema di inviti del GCT e degli eventi della GCL funzionerà tramite i numeri, affermando che 15 cavalieri saranno invitati dal Gruppo 1, mentre cinque saranno invitati dal Gruppo 3 oltre a un cavaliere che ottiene la wild-card FEI. Il Gruppo 2 e 4 sarà per coloro inseriti in una squadra GCL. 20 squadre di tre cavalieri ciascuna sono invitati negli eventi ove due di loro possano competere nella gara a squadre GCL, per un totale di un gruppo di 40 cavalieri.

Secondo l’EEF, questo significa che il 60% dei cavalieri deve essere di una squadra GCL al fine di ricevere un invito per un GCT e solo il 40%  dei cavalieri del Gruppo 1 e 3 può prenderne parte in base alle prestazioni e senza pagare.
Per competere nel GCL, cavalieri e / o sponsor devono pagare una quota di iscrizione di 2 milioni di euro per una stagione.
Il premio in denaro sia per il GCL ed il GCT 2017 è l’incredibile cifra di 22 milioni di euro, accompagnata dalla possibilità di guadagnare una quantità enorme di punti ai fini della ranking mondiale.
Nel frattempo, la FEI è senza sponsor per la stagione outdoor del proprio fiore all’occhiello della serie, la Coppa delle Nazioni.
Il futuro della Nations Cup sarà oggetto di discussione allo FEI Sports Forum di Losanna il prossimo mese, e le sfide commerciali della FEI relative alla ricerca di sponsor per la serie sarà uno dei temi all’ordine del giorno.

Armonizzazione delle tasse di iscrizione in tutto il mondo

L’EEF sottolinea anche un altro fattore che potrebbe rendere questo sport ancora più costoso di quanto non lo sia già.

Secondo l’EEF, le tasse di iscrizione in Europa potrebbero diventare il doppio di quello che sono ora.
Oggi, le tasse di iscrizione in Europa son un importo fisso per ogni cavallo. Tuttavia, la FEI propone ora di fissare la quota di iscrizione a una percentuale del premio in denaro che può essere vinta in. Questa modalità è simile al sistema di tassa di iscrizione americano.

In Europa, i cavalieri attualmente pagano una media di 400 euro per ogni cavallo in un CSI2*. I calcoli basati sulla nuova proposta FEI prevedono che la quota di iscrizione possa essere raddoppiata fino a 1200 euro per cavallo in un CSI2*, e vicino a 1500 Euro in un CSI3*.

Nella sua controproposta, la EEF prevede che le tasse restino moderate e uguali a prima nei CSI a due, tre e quattro stelle.
“In Europa, il sistema funziona dal basso verso l’ alto. I concorsi servono come piattaforme per cavalieri professionisti e per allevatori di cavalli giovani. Sono luoghi importante dove presentare i cavalli ai potenziali acquirenti.
In Europa, le gare di livello inferiore sono una scala importante per i giovani cavalieri. Qui possono iniziare a raccogliere punti per la classifica e si dimostrano per come seri candidati per rappresentare il loro paese. Pochissimi di questi giovani cavalieri, allevatori o operatori professionali hanno un background così ricco come la FEI richiede nella sua nuova proposta.”

“L’Equitazione è già uno sport molto costoso. E’ ingenuo pensare che, oggi, conti il talento soltanto. Un cavaliere ha bisogno di ottimi cavalli ed un buon rapporto di lavoro con i proprietari, allevatori e sponsor. La FEI dovrebbe permettere ad ogni cavaliere di avere una ragionevole possibilità di perseguire il suo obiettivo. Se ci spostiamo in tutti i fronti verso l’immagine di uno sport super costoso, disponibile solo per pochi, ci sarà presto una perdita della nostra credibilità come uno sport serio. Inoltre vi è una chiara certezza che lo sport non possa crescere e l’allevamento e il commercio si esauriranno… se continuiamo così.”

“Ci sono più eventi che mai e nuovi organizzatori incredibili che producono diversi spettacoli all’anno. Questa è una chiara indicazione che ci sono opportunità di business sani e disponibili con il modello attuale.
Cambiare il sistema che ha dimostrato il suo valore nel corso degli anni e che è ancora valido, per un sistema meno favorevole per lo sport equestre ed il suo sviluppo in Europa solo per il gusto di aumentare i guadagni non è accettabile.
L’Europa domina lo sport equestre e deve decidere il Sistema”

L’EEF si sta ora mobilitando, e ha convocato un incontro che si svolgerà oggi a Berna. Sperano che i cavalieri e le altre parti interessate si impegnino in queste importanti questioni prima della FEI Sports Forum di metà aprile.
Ci saranno tra i temi da discutere il futuro della Coppa delle Nazioni FEI, il sistema di inviti, così come i requisiti per CSI, CSIO e le relative tasse di iscrizione.

Foto: FISE//Fonte: WoSJ