Secretariat: storia di un cavallo incredibile

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L’equitazione, in tutte le sue svariate ed affascinanti sfumature, è una disciplina tanto bella ed interessante quanto anche ricca di storia: abbiamo deciso di dedicare qualche articolo proprio a questo aspetto, ed abbiamo deciso di farlo con la storia di un cavallo che, probabilmente, molti di voi hanno già sentito nominare: Secretariat.

Nato il 30 Marzo 1970 e deceduto il 4 ottobre 1989, Secretariat era un purosangue americano da gara passato alla storia per aver vinto il Triple Crown stabilendo dei veri e propri record.

Gli inizi

Come spesso succede alle migliori carriere, quella di Secretariat non inizia nella gloria: a due anni (1972) arriva quarto in una maiden race – una competizione per cavalli che non hanno mai vinto una gara – per poi recuperare vincendo sette delle restanti otto partenze rimanenti. L’unica sua sconfitta in questo periodo è un secondo posto a causa di una squalifica per interferenza durante la Champagne Stakes, una gara per purosangue di I° grado che consiste nel percorrere un miglio sullo sterrato del Belmont Park (New York) e che si tiene ogni anno in ottobre.
Quello stesso anno riceve l’Eclipse Award e viene nominato Cavallo dell’Anno 1972, un onore raro per un destriero così giovane.

Triple Crown & Ultima gara

Secretariat non solo vince il Triple Crown and appena tre anni, ma lo fa stabilendo record di velocità in tutte e tre le gare: il tempo che ottenne presso il Churchill Downs durante il Kentucky Derby è tutt’ora il miglior tempo per il quarto di miglio, ed il suo tempo al Belmont Stakes resta il miglior tempo americano sul miglio e mezzo sterrato. Al Preakness Stakes ottenne un controverso e dibattuto risulato che venne confermato come record solo nel 2012.
Queste storiche vittorie furono accompagnate anche da tre sconfitte che, tuttavia, non riuscirono ad eclissare quelle nove, notevoli vittorie che lo avevano elevato allo status di icona nazionale americana.
Vinse l’Eclipse Award e venne nominato Cavallo dell’Anno per il secondo anno consecutivo.

L’ultima gara di Secretariat si tenne in Canada presso la Woodbine Racetrack di Toronto, ed avvenne in un’era in cui era insolito far viaggiare in aereo i cavalli: al suo arrivo, “Big Red” (come lo chiamavano per via del suo manto rossastro) venne accolto come una star da schiere di fotografi, fan e giornalisti, e si ritirò da vincitore superando gli altri cavalli di ben 12 lunghezze durante la sua utltima corsa.

Fine carriera & Progenie

Proprio come il suo inizio di carriera come cavallo da corsa, l’inizio della vita del Secretariat stallone non fu privo di piccoli intoppi: il suo sperma mostrava segni di immaturità, e venne fatto accoppiare con tre non purosangue per testarne la fertilità – fu da una di queste tre giumente, un’Appaloosa di nome Leola, che nacque First Secretary, il primo puledro di Secretariat.

Il primo gruppo ufficiale di puledri di Secretariat arrivò nel 1975: erano 28, e tra questi il migliore fu Dactylographer (vincitore del William Hill Futurity 1977), mentre Canadian Bound stabilì un record venendo stato venduto per 1.5 milioni di dollari al Keeneland July sale, ma si rivelò poi un fallimento in gara.
Oltre a questi due, da Secretariat nacquero molti vincitori (tra cui General Assembly, Lady’s Secret. Risen Star), ed ufficialmente da lui derivarono 663 puledri, di cui oltre metà andarono poi a riportare delle vittorie.

Il Secretariat stallone, per via della mancanza di un suo figlio stallone e per la mancanza di cavalli alla sua altezza nella progenie, fu molto più criticato del Secretariat campione, ma nonostante questo il suo lascito andò avanti tramite le sue figlie femmine: molte di loro furono eccellenti in gara, ed altre eccellenti fattrici, producendo cavalli come Weekend Surprise, Terlingua, Six Crowns e Secrettame.

Morte

Secretariat morì nell’autunno del 1989 affetto da una grave laminite: venne soppresso dopo che la sua condizione non ebbe miglioramenti nemmeno con un mese di trattamenti. Aveva 19 anni e ricevette l’onore di essere sepolto integralmente, a differenza degli altri cavalli da gara che, per tradizione, vedevano sotterrati solo testa, cuore e zoccoli.

Nonostante la sua età e la sua malattia, quando i veterinari esaminarono il cuore del defunto Secretariat rimasero attoniti di fronte all’assenza totale di problemi, e stabilirono che il cuore di Secretariat (10kg) pesava due volte e mezzo quello di un cavallo medio (3.9kg): si tratta di una caratteristica genetica rara presenti nei purosangue a cui si fa spesso riferimento come “x-factor” e che può essere fatta risalire allo storico Eclipse, morto nel 1789.
Tuttavia,  l’esistenza di questo x-factor genetico non è ancora stata confermata, e non si sa se contribuisca in qualche modo alla performance atletica dell’animale.

Qualunque sia la verità, “Big Red” Secretariat resta un cavallo storico ed indimenticabile che abbiamo voluto commemorare tramite questo articolo.