I vantaggi di essere un cavaliere “mignon”

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Tutti i cavalieri sono atleti. Dopo questa premessa, oggi vogliamo spostare la nostra attenzione su quello che devono “affrontare” invece quelli di piccola statura, che siano adulti o giovani, per sorridere insieme a voi e magari scoprire che ci sono molti lati positivi nell’esserlo.

1) Puoi fare il ponysta per sempre

Non tutti possono permetterselo! Anche se sarai oltre la fascia d’età “classica”, per via della tua statura e stazza potrai continuare a montare pony.

2) Qualsiasi oggetto va bene per salire in sella

Manco MacGyver. Che sia il ceppo di un albero, una staccionata, un secchio rovesciato, sarai sempre facilmente fornito di un rialzo per montare in sella agevolmente.

3) Sai bene che la forza non è tutto

C’è altro da dire? A prescindere che questa regola vale per tutti i cavalieri, soprattutto i più “leggeri” sanno bene che non potranno contare sui muscoli quanto sulla pazienza, persistenza e ingegno nel lavorare i cavalli.

4) Risparmi in staffili

Il giorno in cui finalmente non sei più un bambino e puoi sciogliere il nodo agli staffili, non dovrai cambiarli ma semplicemente allungarli e usarli.. sempre alla stessa lunghezza.

5) Sai sconfiggere le leggi della fisica

Nelle situazioni complesse sai destreggiarti bene, soprattutto nella caduta. I cavalieri “formato ridotto” sono molto sciolti sia in sella che.. in volo!

6) I rami bassi non sono un problema

Sei in passeggiata e obbligato a passare sotto le fronde basse di un albero: questo non ti fermerà!

7) Sei naturalmente leggero in sella

Se la stazza corrisponde alla statura, sei sicuro che il cavallo nemmeno ti sentirà in sella (potrebbe essere un’arma a doppio taglio).

8) Sei tosto, è la vita che te lo ha imposto

Vi sarà capitato di sentire commenti poco gentili su di voi. Beh, dopo avervi visto montare in genere i “simpaticoni” si rimangiano tutto. Nel tempo avete imparato ad affilare le unghie, per compensare in tostaggine la mancanza di altezza!

 

Autore: Cecilia Casadei

Fonte: liberamente ispirato ad un articolo di HorseCollaborative

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