WEG 2050: una finestra sul futuro dell’equitazione

0 di admin
weg 2050

E’ la città di Dodoma ad accogliere i WEG questo Natale 2050: la capitale della Tanzania è stata scelta dalla FEI per ospitare questo evento. La medaglia d’argento vinta dalla squadra Africana nell’ultima olimpiade, e il piazzamento del cavaliere di punta Kinve Tastu nell’ultima finale della coppa del mondo, hanno contribuito a questa scelta.

Ed è proprio lui, Kinve, che ritroviamo nel trio finale dell’ultima giornata di gare,decisiva per l’oro mondiale: è dal 2042 che la finale a quattro è diventata a tre per i motivi che ben sapete.
Dopo avere avuto cura di impostare sul computer di campo il giusto grado di densità ed elasticità del “jumps ground”, il nuovo materiale adottato dalla federazione per tutte le competizioni internazionali, che permette ad ogni cavaliere di scegliere il fondo ideale per il suo cavallo, semplicemente inserendo i dati in un computer: metodo che ha reso ormai superfluo l’uso dei ferri.

Kinve si appresta a fare la ricognizione, telemetro alla mano: la distanza tra i salti non è più approssimativa; è finito il tempo dei passi lunghi e “ampliati” che faceva sembrare la ricognizione di un percorso un raduno di uccelli trampolieri.

Da parte sua, la giuria, non è più quella rinchiusa in una capanna in alto, che è sparita da tempo, lasciando spazio a computer connessi ad ogni cavallo ed ostacolo, togliendo ogni possibilità di errore.

La giuria in campo, invece è incaricata di controllare la buona efficienza dei sensori installati sulle barriere, i quali, per chi non fosse aggiornato, sono in uso da più di 10 anni ormai: i regolamenti prevedono il calcolo delle penalità dovute all’abbattimento delle barriere, proporzionate alla forza d’urto che ricevono, cosi facendo la “toccatina” viene molto meno penalizzata dello “strike”, per usare termini che tutti capiamo.

E’ ora di prepararsi per la gara,la groom di Kinve ha avuto cura di verificare l’efficienza del pannello digitale posto nel sottosella: chiaramente non è il numero di testiera che appare, quello ha lasciato spazio a un microchip connesso in continuazione con la “giuria-computer”, ma gli slogan degli sponsor che devono essere ben visti da tutti.

Il tempo di inserire la SD nel cap e Kinve è pronto.. già la SD !cap
In questa scheda il cavaliere inserisce tutti dati del percorso che gli
interessano e potrà visualizzarli in qualsiasi momento, anche durante la sua prova sulla visiera, diventata schermo digitale, come per un pilota di caccia.
Servirà inoltre a registrare tutti dati del percorso, tramite sensori installati da ogni parte come guanti, stivali e stinchiere, per i dati tecnici del cavaliere ma anche per il cavallo, per valutare la sua attività fisica.
Il nostro cavaliere saprà esattamente quante falcate il suo cavallo ha compiuto e di che ampiezza, quanta forza ed energia ha impiegato per ogni singolo salto, ma saprà anche quanta pressione ha dovuto creare con le
sue gambe o quanta tensione creava la sua mano.
teleChiaramente la piccolissima videocamera inserita nel cap gli permette di revisionare tutto l’evento con calma a casa.

Ma l’ora della gara è arrivata… non vi posso anticipare il risultato della competizione, ma la carota che riceverà il cavallo vincitore è garantita senza OGM.

 

Autore: Frederik Durand