OSTEOPATIA : Dall’uomo all’animale, un po’ di chiarezza

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“L’osteopatia è la regola del movimento, della materia e dello spirito, dove la materia e lo spirito non possono manifestarsi senza il movimento; pertanto noi osteopati affermiamo che il movimento è l’espressione stessa della vita”.

(Still, A.T., 1892 USA, fondatore dell’osteopatia)

L’aspetto più importante in osteopatia veterinaria, a parte le conoscenze anatomofisiologiche e le patologie da trattare, è la consapevolezza che il nostro lavoro avrà successo solo se affrontato con umiltà e nel pieno rispetto del nostro paziente che ci da il permesso di essere trattato.” (Cfr Dr. Lafranchi, 2012)

L’osteopatia è un sistema di diagnosi e trattamento che pur basandosi sulle scienze fondamentali e le conoscenze mediche tradizionali (anatomia, fisiologia, ect..)non prevede l’uso di farmaci né il ricorso alla chirurgia, ma attraverso manipolazioni specifiche si dimostra efficace per la prevenzione, valutazione ed il trattamento di disturbi che interessano non solo l’apparato neuro-muscolo-scheletrico, ma anche cranio-sacrale (legame tra il cranio, la colonna vertebrale e l’osso sacro), mio fasciale e viscerale (azioni sulla mobilità degli organi).
Inoltre a differenza della medicina tradizionale allopatica, che concentra i propri sforzi sulla ricerca ed eliminazione del sintomo, l’osteopatia considera il sintomo un ampanello di allarme e mira all’individuazione della causa alla base della comparsa del sintomo stesso.

I principi dell’osteopatia

1,Unità del corpo
Come metodologia olistica (dal greco olos=tutto) l’osteopatia considera l’individuo nella sua globalità: ogni parte costituente la persona (psiche inclusa) è dipendente dalle altre e il corretto funzionamento di ognuna assicura quello dell’intera struttura, dunque, l’equilibrio psicofisico e il benessere.

2,Relazione tra struttura e funzione
Un corretto equilibrio tra struttura e funzione regala al nostro corpo una sensazione di benessere. Qualora tale equilibrio venga alterato (a causa di un trauma per esempio) si parla di disfunzione osteopatica, ossia di una restrizione di mobilità e perdita di movimento in una parte del nostro corpo (ossa, muscoli, organi, etc..).

3,Autoguarigione
In osteopatia non è il terapeuta che guarisce, ma il suo ruolo è quello favorire la capacità innata del corpo ad auto curarsi.

L’osteopatia in ambito animale è recente ed è nata in Francia attorno agli anni 1980. In questo periodo Dominique Giniaux,e altri veterinari francesi, con uno spiccato interesse verso altre forme di terapia non convenzionali (agopuntura, omeopatia, fitoterapia…) creano le basi per la pratica e la diffusione dell’osteopatia in ambito animale anche in europa; l’Italia, purtroppo sempre un po’ indietro, si è strutturata solo negli ultimi anni con alcune scuole, ma aspetta ancora che ci sia un minimo riconoscimento di questa professione, anche a livello legale.

L’osteopatia è una medicina che, grazie al suo approccio non invasivo, delicato e gradevole,è praticata soprattutto su cani e cavalli, ma non si escludono altri animali. Per compiere correttamente delle terapie in questo ambito è molto importante possedere delle buone basi di anatomia, fisiologia e biomeccanica. Soprattutto, occorre essere capaci di entrare in contatto empatico profondo in tempi brevi con l’animale, poiché il modo di comunicare uomo-uomo o uomo animale è ovviamente differente.

“Per l’animale è fondamentale il fatto di potersi fidare del terapeuta, perché solo così riesce ad affidarsi all’osteopata e alle sue mani esperte. Bisogna inoltre fare attenzione quando si aiuta un animale, questo perché (soprattutto gli animali domestici) sono fortemente condizionati dal comportamento umano e quindi da ciò derivano molti disturbi associabili ad errate abitudini comportamentali nella triade uomo, ambiente e animale; infatti se il disturbo riscontrato nell’animale ha forti componenti relazionali, è necessario (e assai fondamentale) informare il proprietario delle caratteristiche del malessere. Invece, se il fastidio è frutto di un problema dell’animale, l’intervento dell’osteopata avrà un impatto terapeutico rilevante.

Si può dire che i trattamenti, che si applicano sull’animale per aiutarlo a stare meglio, servono veramente a poco se l’ambiente nel quale egli vive gli è ostile. Diventa pertanto fondamentale far capire alle persone, che sono in relazione con l’animale malato l’importanza di modificare il proprio comportamento e le proprie abitudini nei confronti del loro amico a quattro zampe. Quando questo non avviene, spesso la terapia risulta poco utile o addirittura inefficace”. ( Andrea Ghedina)

Campi d’applicazione dell’osteopatia animale

Il proprietario di un animale può rivolgersi all’osteopata per varie problematiche. Qui di seguito vengono riportati i disturbi principali:

  1. Disturbi dell’apparato muscolo scheletrico. In questa categoria rientrano i dolori vertebrali quali lombalgie, dorsalgie e cervicalgie, i problemi al bacino e alle articolazioni periferiche, le zoppie, ecc

    2. Disturbi funzionali di tipo viscerale.

    4. Disturbi comportamentali. Questi disturbi compaiono generalmente accompagnati a dolori cronici difficilmente diagnosticabili (per esempio blocchi cervicali atlanto-occipitali) ecc

    6. Prevenzione: L’osteopatia è molto utile per prevenire disturbi di vario tipo, per questo motivo viene applicata come metodo preventivo con controlli regolari. Lo scopo di questi trattamenti è conservare la forma ottimale dell’animale e trattare in modo adeguato patologie funzionali ancora allo stato subclinico.

    7. Riabilitazione postchirurgica: L’osteopatia può essere applicata in seguito a degli interventi chirurgici, con l’accompagnamento di altre misure terapeutiche, per aiutare a recuperare il corretto assetto posturale, per correggere eventuali posture compensatorie e per trattare problemi muscolari. (Cfr Dr. Lafranchi, 2012)