“Corri fratellino. Seminali tutti.”
Tratto da una storia vera, Hidalgo è un mustang (oggi sarebbe un paint) appartenente a Frank T. Hopkins, il pony express più veloce degli USA. Ormai sopraffatto dall’alcol, lavora come circense con il suo cavallo al Buffalo Bill Wild West Show, simulando battaglie tra i coloni bianchi e gli indiani d’America. Ebbene Hopkins ha proprio origini pellerossa; figlio di una Sioux e di un generale di cavalleria, eredita la passione e la devozione verso i cavalli, tanto da preferirli alle persone. Durante la sua carriera di “finto” cowboy, Hopkins prende parte a numerose gare di velocità e resistenza, note negli Stati Uniti d’America, vincendone gran parte.
Nel 1897 al binomio viene proposto di partecipare alla più prestigiosa gara del mondo, in Arabia: l’Oceano di Fuoco. Così chiamata per le temperature insostenibili lungo l’intera tratta della gara. Dalla Siria fino alle coste di Damasco, corrono i cavalli più puri e nobili delle famiglie reali. I due decidono così di partecipare all’ultima gara della vita.
Hidalgo e Hopkins navigano verso le maestose tende dello sceicco Riyadh, dove vengono accolti con curiosità e invidia da parte dei cavalieri avversari. Un cavallo pezzato e un uomo dagli occhi blu non passano inosservati.
Sparo di fucile e inizia la gara infinita. I due vengono ostacolati in ogni modo possibile, tanto da rischiare la vita, ma raggiungendo sempre le tappe intermedie. Amore, passione e tensioni sono le caratteristiche di questa incredibile storia. Per Hopkins è una questione di sopravvivenza, orgoglio e competizione personale verso il principe arabo ed il suo stallone perfetto, Al-Hattal.
Hidalgo e Hopkins vincono in fin di vita, galoppando oltre la torretta di traguardo, verso il mare cristallino di Damasco. Incassano il ricco montepremi, ma Hopkins vince soprattutto un amico ed il suo rispetto.
Al loro ritorno, lo sterminio dei mustang è alle porte. Hopkins decide di comprarli tutti, e restituirli alla sconfinate praterie montuose, insieme al suo magnifico stallone pezzato. Ancora oggi i successori di Hidalgo galoppano liberi nella riserva per mustang, in Oklahoma.
Qualche cuoriosità.
– Hidalgo, in realtà Oscar, è il cavallo personale di Viggo Mortensen (Frank T. Hopkins). E’ stato comunque aiutato da altri cinque colleghi simili a lui. Tra loro T.J., un paint acquistato da Viggo durante le riprese.
– Oscar e gli altri cavalli, sono stati truccati con tinture atossiche, per somigliare il più possibile al vero Hidalgo.
– Nella scena finale in cui Hidalgo corre, è accompagnato da 550 cavalli, tutti di proprietà. Per riconoscerli i loro zoccoli sono stati marchiati in maniera differente.
– Lo stallone arabo Al-Hattal, si chiama TC Bey Cedar ed è di proprietà dell’allevamento Black Silver Arabian in California.
di Erika Ribet