Avete mai pensato di aver perduto quell’emozione che, bambini, vi faceva rimanere a bocca spalancata davanti alla maestosità di un cavallo al galoppo? O di non riuscire più a provare quel profondo senso di benessere e tranquillità che solitamente ci veniva ispirato dall’osservare un gruppo di cavalli pacificamente al pascolo?
Stormy May, autrice del film documentario The Path of the Horse, tormentata dal fatto di non riuscire più a creare un vero legame con i suoi cavalli, ha deciso di optare per una soluzione drastica. Mollare tutto e partire per un viaggio che la portasse ad intervistare le persone che, tramite i loro libri e le loro interviste, avevano condiviso con lei e con il grande pubblico una filosofia dell’equitazione basata sul rispetto e sull’amore incondizionato per i cavalli. Venduto il suo ranch e la sua scuola di equitazione, l’ex istruttrice, addestratrice, amazzone professionista e giudice di gara Stormy May si è così imbarcata nell’epica impresa di scovare, in giro per il mondo, quelli che erano stati i suoi guru, per carpirne i segreti e le tecniche e condividerli con noi nel bellissimo The Path of the Horse.
Stormy May ci porta quindi con sé in una serie di interviste che coinvolgono Mark Rashid, Carolyn Resnick, Linda Kohanov, la pittrice equestre Kim McElroy, Klaus Hempfling ed infine Alexander Nevzorov, che l’autrice considera attualmente come il suo più grande modello. Tramite queste conversazioni Stormy May realizza che, guidata solo dal desiderio di fare carriera spesso a scapito del benessere dei cavalli, ha smesso di ascoltare, di capire, di stupirsi, di avere pazienza, giustificando troppo spesso il maltrattamento come una necessità dell’addestramento.
Questa presa di coscienza la mette davanti—e mette davanti tutti noi—ad un dilemma morale: siamo disposti a rallentare, ad avere pazienza, a rinunciare ad alcuni traguardi in nome del rispetto incondizionato dei cavalli? Tramite l’esempio di Alexander Nevzorov e della sua scuola, la Nevzorov Haute Ecole, Stormy May ci mostra come sia possibile, tramite la rinuncia a qualsiasi compromesso coercitivo, trovare metodi alternativi di rapportarsi ai cavalli, raggiungendo risultati di eccellenza tramite la semplice collaborazione spontanea e volontaria tra uomo e cavallo.
The Path of the Horse è visibile interamente qui di seguito in inglese, oppure può essere acquistato con sottotitoli in italiano al sito www.ourhorses.org. Un’ora di visione ben spesa, che spingerà sicuramente a riflettere tutti coloro a cui il benessere dei cavalli sta veramente a cuore.
