Da Alessandro Magno a Putin, non si è mai stati così grandi come in sella ad un cavallo.
Storicamente, ogni condottiero degno di questo nome aveva il dovere di presentarsi in pubblico a cavallo.
Le nostre città sono piene di statue equestri in onore di illustri personaggi, per ricordarci che gran parte del loro carisma era dovuto ai loro cavalli.
L’aura di questi grandi uomini veniva immediatamente esaltata quando salivano sui loro destrieri. Il cavallo, in quel momento, prestava al proprio cavaliere la sua forza, la sua nobiltà ed il suo coraggio.
Marengo, il cavallo arabo grigio, compagno di Napoleone, venne ferito 8 volte volte in battaglia; Bucefalo, che solo Alessandro Magno riuscì a domare, sono due esempi di cavalli che sono entrati nella storia.
Ma cosa si può dire dell’Età Moderna?
Durante le due Guerre Mondiali, vari leader si sono presentati a cavallo, un po’ per necessità, un po’ per esaltare la propria immagine.
Uno di questi è il caso del primo ministro britannico Winston Churchill, grande intenditore di cavalli che ci ha lasciato anche delle belle citazioni, come ad esempio “nessun momento della vita è sprecato quando è speso in sella ad un cavallo” o ancora “C’è qualcosa nell’esteriorità di un cavallo che si attaglia all’interiorità di un uomo.”
Ma anche l’imperatore Giapponese Hiroito o lo stesso Mussolini si esibivano a cavallo durante quel periodo storico.
Sembra, invece, più difficile diventare Presidente degli Stati Uniti se non si è cavalieri. Parliamo del paese dei cowboy, stare in sella è il minimo…
Da George Washington a Franklin Roosevelt, saper andare a cavallo era d’obbligo.
Anche alla nostra epoca un presidente deve essere un buon cavaliere: infatti, quasi tutti i Presidenti della storia degli USA sono stati immortalati a cavallo più per tradizione e passione che esibizione.
Ecco alcuni esempi.
Jimmy Carter
Ronald Reagan, in compagnia anche della regina d’Inghilterra.
E di un altro presidente USA, George H W Bush.
Anche Bill Clinton non era da meno nei panni di un vero cow boy.
Ma allontanandoci del continente Americano, incontriamo anche altri Capi di Stato fotografati in sella ad un cavallo, ognuno con le sue proprie motivazioni.
Per propaganda, vediamo su un bellissimo grigio il leader Nord Coreano, KIM Jong.un e, a seguire, Mu’ammar Ghedaffi, ex guida della Libia.
Per divertimento, come ad esempio l’ex presidente Francese Nicola Sarkozi.
O per profonda cultura, il presidente del Turkmenistan Gurbanguly Berdimuhamedow, capace di esibirsi anche in corsa o in movimenti più spericolati.
Andare a cavallo può anche essere una “mossa” di comunicazione. Così, il leader Vladimir Putin non perde mai l’occasione di esibirsi in versione “cavaliere senza macchia e senza paura”.
E poi ci sono gli ex premier Italiani che si dilettano ad andare a cavallo per… boh?!
Silvio Berlusconi
Foto: web