Infortuni a cavallo: i numeri sono preoccupanti, oltre 8000 in un anno solo in Svizzera

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Il quotidiano svizzero La Regione ha recentemente riportato alcuni dati piuttosto preoccupanti.

Secondo una statistica dell’Ufficio Prevenzione Infortuni, soltanto in Svizzera, si contano oltre 8000 infortuni equestri.

Di questi, ben 3000 sono ragazze con meno di 17 anni.

L’equitazione, per quanto sia uno sport pericoloso, è alla portata di tutti a partire dall’età di 4 – 5 anni. Tuttavia, bisogna essere adeguatamente preparati, se non si vogliono correre rischi.

Chi è alle prime armi deve seguire delle lezioni ed essere equipaggiati a dovere. Questo significa che indossare corpetti e caschi omologati non deve essere un optional, ma una priorità: entrambi possono infatti proteggere dagli urti non solo dalla sella ma anche da terra.

Il problema è che molte persone pensano che basta una manciata di lezioni per essere in grado di gestire un cavallo e di controllarlo. Niente è più sbagliato, perché bisogna essere in grado non solo di cavalcare ma anche di prendersi cura di questi animali.

L’UPI consiglia di andare a vedere delle lezioni in varie strutture, prima di scegliere il centro ideale in cui iniziare a frequentare delle lezioni. Inoltre, se si decide di iniziare un percorso in questo sport, si deve anche essere consapevoli che una caduta può essere fatale per il cavaliere, se questi non indossa un casco. Delle 3000 ragazze sopra citate, infatti, una buona percentuale ha riportato gravi conseguenze come un trauma cranico o una paraplegia.

Per quanto riguarda i caschi, le marche valide sono numerose. In Italia, al momento, spicca soprattutto KEP Italia.

Grazie all’iniziativa Provato da Voi, KEP Italia ha messo a disposizione della Community di Riders Advisor alcuni tra i loro migliori cap al fine di raccogliere opinioni utili da parte dei tester. Ecco i link dei pareri riportati sui loro prodotti:

Tra gli altri brand segnaliamo anche KASK, Charles OwenSamshield e JS Italia.

fonte: quotidiano svizzero La Regione/UPI