Il doping è un alterazione delle prestazioni psicofisiche del cavallo.
Credo che per quello che mi hanno insegnato il doping sia riservato a gente povera d’intelletto che ritiene opportuno prevaricare su un essere vivente, togliendogli il rispetto e la riconoscenza del lavoro che svolge. Non sono contraria ad un tranquillante in scuderia se dobbiamo affrontare lavori come tosatura e visite mediche veterinarie, sono contraria in gara.
In gara non dovrebbe esistere, mi sono sempre opposta a farmaci per andare in gara, visto che mi sono stati anche offerti come soluzione, ma per fortuna o per altro sono fatta in modo diverso: ho scelto di fornire un’integrazione completa al mio cavallo che non rendesse stressante la gara. Visto il temperamento abbastanza caldo, ho sempre scelto integratori consentiti per far sì di poter avere un equilibrio emotivo del mio compagno di gare.
Ci sono innumerevoli integratori consentiti che ci danno la possibilità di gestire il tutto, calmanti naturali e antidolorifici che migliorano la funzionalità muscolo scheletrica del cavallo. Un fisico rigido, dovuto ad artrite e/o artrosi sicuramente non è piacevole da sentire, per cui si fa un antidolorifico e si va in gara. Bene direte voi, ho risparmiato sul portafoglio, con poco ho tolto la rigidità al cavallo, che ha anche saltato bene (ci credo senza dolori) e tutto è filato liscio, magari con un buon piazzamento, così per il secondo giorno di gara e per il terzo arriva anche un bel primo posto. Complimenti, per una vittoria direi meritata ampiamente, ovviamente è un ironica la cosa. Di solito è probabile che il terzo giorno ci sia l’antidoping e i primi tre sono sempre controllati.
Ecco, ricordate i soldi che avete risparmiato per la non corretta integrazione degli integratori per artrite/artrosi del vostro cavallo? Ecco: positivi al doping pagherete la multa, una sospensione e magari anche qualche altro provvedimento dipende dalla gravità della situazione. C’è però da dire una cosa, avete perso voi stessi che ci crediate o no è così, chi si nasconde dietro al doping, dietro alla formula “presto e bene” non è una persona che fa equitazione, è uno che tira a sbancare il lunario come mi diceva il mio istruttore. In più la gente si ricorda purtroppo di questi avvenimenti, molto di più, rispetto a cose positive, per cui, è vero che non bisogna vivere con il pensiero di quello che pensa la gente di noi, ma è anche vero che forse dovremmo chiederci questo: “Che cosa penso io di me?”
Autore: Consuelo Mucci