L’avvenimento imperdibile di quest’anno: Expo 2015 a Milano.
Visto il tema di questo evento ,ovvero, “nutrire il pianeta, energia per la vita”, non mi aspettavo certo un’atmosfera tipo Fiera di Verona, dove si respira (in tutti sensi) cavalli ed equitazione; ma che ci dobbiamo fare, gli appassionati mi capiranno perfettamente: ovunque andiamo riusciamo a trovare segni della nostra passione o tracce del nostro amico equino, anche solo su un francobollo nascosto.
Il pericolo in questo caso, era di vedere la sua presenza in qualche ristorante, considerando che l’Italia è il paese europeo con il più grande consumo di carne equina.
Mi stavo quasi rassegnando all’idea di non trovare traccia della presenza dei nostri cavalli, persino all’interno dei padiglioni dei paesi famosi per la loro cultura equestre, accontentandomi delle figurine sparse lungo il percorso e di una statua nell’orto francese, ma..
All’ improvviso…
Il padiglione del Turkmenistan: già dall’esterno il richiamo è evidente con una bellissima testa di cavallo circondata da fontane.
All’interno del padiglione la figura del cavallo è onnipresente, dalle scatole di cioccolato alla miniatura di un impianto equestre, che nella realtà è gigante; passando poi per tenute e finimenti tradizionali, senza dimenticare la foto del presidente Turkmeno accanto a bellissimi Akhal Teke.
Un padiglione che presto diventa affascinante per gli appassionati come noi.
Ci si potrebbe parlare a lungo di questo paese, cosi ricco di tradizione equestre, e lo farò sicuramente in un articolo futuro dedicato ai cavalli e cavalieri del Turkmenistan.
Non avendo potuto visitare tutti i padiglioni, porgo subito le mie scuse se mi sono perso una dimostrazione di tiro all’arco a cavallo tradizionale nel padiglione giapponese, ma 8 ore di coda erano davvero troppo per me!
Frédérik Durand