Piedi nudi o ferrati: un eterno dibattito. Ognuno ha la propria idea sulla questione e la giustifica, con argomenti più o meno fondati.
Non è facile per il non professionista farsi un’idea in mezzo a tutte le opinioni che circolano su internet o nelle scuderie !
Quindi il piede scalzo è adatto a tutti cavalli e in tutte le condizioni?
Per rispondere semplicemente a questa domanda, torniamo alla natura del cavallo. Cosa è un cavallo? è un animale, una preda che nel suo ambiente naturale percorre decine di chilometri al giorno, su tutti tipi di terreni ed è in grado di fuggire in fretta alla minima allerta.
Avete già visto un cavallo nascere con dei ferri? Beh io no. In natura tutti i cavalli sono a piedi nudi. Qualunque sia il loro appiombo, la qualità della loro cornea, il loro peso, la loro età e l’ambiente nel quale vivono. Come avrebbe fatto un animale incapace di camminare con i propri piedi a sopravvivere, se non altro, fino al tempo delle prime ferrature?
D’accordo: ai giorni di oggi non esiste più una selezione naturale, e la riproduzione controllata non ha migliorato le cose.
Eppure, riguardo la durata dell’esistenza della specie cavallo, questi pochi anni di vita comune con noi, hanno rappresentato veramente un breve periodo, e nessun carattere fisiologico ha realmente avuto il tempo di essere modificato. Qualunque cavallo quindi è capace di vivere a piedi nudi. Per lo meno in condizioni di vita naturale.
Ed è li che il problema si complica. Perché abbiamo inventato il ferro ? Per proteggere il piede dei cavalli sottomessi a delle costrizioni anormali, cioè non fisiologiche, per le quali non sono stati creati.
Senza stare a guardare la storia del ferro e della ferratura, ma solo il presente, ci sono due motivi alla “fragilità” dei piedi di certi cavalli.
La prima è un pessimo stato di salute dell’animale, dovuto a un’alimentazione non adatta e non equilibrata; a delle condizioni di detenzione, fonte di stress, che rende impossibile una buona igiene del piede; alle aggressioni chimiche imposte al corpo in modo quotidiano, dovute ai pesticidi nell’alimentazione, i concimi chimici, i vaccini, terapie antibiotiche e altri trattamenti medicamentosi di uso corrente. Un cavallo in pessima salute produce una cornea di pessima qualità, la stessa cosa per le nostre unghie.
Il secondo motivo, è che consideriamo come “fragili”, i piedi adatti al loro ambiente quotidiano, ma non ad un ambiente difficile sul quale chiediamo loro performance occasionali.
Per semplificare, consideriamo anormale che un cavallo che vive nell’erba di un prato o sulla paglia di un box, non possa trottare sui sassi quando viene voglia al cavaliere di fare un giro fuori.
Sareste capaci di camminare a piedi nudi a casa vostra o nell’erba di un parco? penso di si, ma potreste domani camminare a piedi nudi per un’ora su un sentiero di montagna con un buon passo, senza soffrire ? Eppure esiste gente che cammina a piedi nudi ogni giorno, e ciò nella nostra stessa società.
E’ la stessa cosa per il cavallo, i suoi piedi si adattano all’ambiente nel quale vivono. Semplicemente perché in natura, non c’è nessuno per pareggiarglieli. Devono quindi essere abbastanza duri, se vivono in un ambiente difficile e roccioso, e vice versa abbastanza friabili per pareggiarsi da soli in ambienti poco abrasivi. Di conseguenza, un cavallo non può avere dei piedi forti, se l’ambiente nel quale vive non gli permette di fortificarli.
Quindi, la risposta alla domanda : ” qualunque cavallo può vivere senza ferri?” è “Si!” e “ possiamo fare tutto con un cavallo senza ferri?” “No!“. Non possiamo chiedergli ciò al quale non è adatto. Possiamo fare tutto con un cavallo scalzo, una volta che la sua transizione è terminata, a condizione che sia ben pareggiato, in buona salute, che ne sia ben preparato, e che non vada oltre le sue capacità fisiche naturali.
Fino a tre anni, possono essere necessari per raggiungere la fine della transizione, ed in effetti, l’uso del ferro porta a un malfunzionamento del piede, che non ne permette il perfetto sviluppo delle strutture interne, di conseguenza una volta sferrato, bisogna dare il tempo al piede di guarire, di sviluppare delle nuove strutture interne sane e funzionali. Un anno è necessario per una completa ricrescita dello zoccolo, per migliorare l’aspetto esterno del piede, e fino a tre anni per riformare al meglio le sue strutture interne.
Un pareggio sara necessario poi ogni 4 – 6 settimane, per aiutare il piede del cavallo a ritrovare la forma la più adatta.
Uscire su sentieri rocciosi necessiterà una preparazione, portandolo progressivamente su quel tipo di strade, prima in mano e poi montato , avendo sempre cura di lasciare a lui la scelta della strada, come farebbe in natura.
Montare in un campo ostacoli o di dressage non sarà un problema: il vostro cavallo avrà i piedi più leggeri, più sicuri e la sua larga forchetta permetterà una migliore ammortizzazione.
Quindi la domanda che si pone, non è di sapere se il vostro cavallo può vivere a piedi nudi qualunque sia la sua razza, la sua età, i suoi appiombi, perché la risposta e Si ! Semplicemente perché è un cavallo.
La vera domanda è la seguente: siete pronti ad ascoltare ciò che il vostro cavallo vi dirà quando lo sferrerete o lo lascerete a piedi nudi ?
F.D
2 commenti per “Vivere senza ferri… Barefoot si? Barefoot no?”