Anche se i cavalli non possono usare Facebook, hanno comunque il loro modo di fare “social”. Le relazioni che sono in grado di intessere sono solidamente strutturate e dipendono molto dalle particolari caratteristiche degli individui in gruppo. Ad esempio, i cavalli dal carattere dominante sono più di frequente anziani, di grandi dimensioni e meno timorosi di tutti gli altri membri del branco, dice Mathilde Valenchon, etologa del French National Centre for Scientific Research a Strasburgo, Francia.
I cavalli che tendono ad intessere multiple relazioni amichevoli con più membri del gruppo, detti “centrali”, tendono ad essere più socievoli e gregari, invece. “I nostri studi su diversi gruppi di equini in condizioni semi-naturali indicano che le differenze di personalità influiscono nello sviluppo della struttura del branco stesso”, spiega la Valenchon, che ha presentato i risultati della sua ricerca durante il French Equine Ethology Day 2015 in aprile, a Saumur.
La scoperta più interessante è forse che gli individui “centrali” non sono necessariamente dominanti, cosa che non si verifica ad esempio in altri mammiferi come elefanti e primati. Mathilde Valenchon ha studiato il comportamento sociale di due gruppi composti da sei cavalle che vivevano in pascoli aperti, ognuna di loro è stata esaminata tramite il test del temperamento di Lansade, che determina la personalità di ciascun individuo, e poi inquadrata in una categoria specifica di comportamento sociale secondo questionari dettagliati compilati da chi si occupava di loro.
I risultati hanno dimostrato una forte correlazione fra la dominanza e l’aumentare di età e massa corporea. La “centralità” non ha dimostrato avere correlazioni con età, dimensione o coraggio, ma un significante collegamento con comportamenti sociali molto forti. A questi risultati sono stati aggiunti altri inerenti un gruppo di 36 cavalli, dello stesso esito.
“I branchi di cavalli sono strutturati in base a complesse reti sociali che fanno perso su stabili relazioni di dominanza e affinità”, ha detto la Valenchon, “Questi risultati dimostrano l’importanza di rispettare la stabilità dei gruppi in senso pratico, cioè evitando di aggiungere o allontanare membri frequentemente”.
Comprendere le dinamiche del branco, quando si parla soprattutto di cavalli, è importante per garantire loro il benessere. Studiare e rispettare i loro meccanismi sociali, secondo i ricercatori, è indispensabile per offrirgli le migliori condizioni di vita, oltre che per saper riconoscere e risolvere situazioni di stress o difficoltà che possono verificarsi all’interno dei gruppi.
Autore: Cecilia Casadei
Fonte: The Horse
© Riproduzione riservata